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Elephant Gin, un drink per salvare gli elefanti

Elephant Gin, un drink per salvare gli elefanti

Elephant Gin: distribuito in tutto il mondo e riconosciuto come uno dei migliori. È prodotto per proteggere gli elefanti e dentro di sé porta un ricordo d’Africa, percepibile anche al gusto.

Il pluripremiato Elephant Gin è prodotto in Germania vicino ad Amburgo, ma la sua storia inizia in un altro continente: il suo cuore è in Africa, sia per l’ispirazione sia per le botaniche insolite, che vengono inserite nell’alambicco in fase di produzione.

Nella produzione di Gin ultimamente bisogna essere in grado di distinguersi, per non rischiare di essere valutato simile a molti altri. Elephant Gin è un prodotto di classe, che spicca per l’alta qualità della materia prima e per la minuziosa attenzione ai particolari.

L’ispirazione africana

I proprietari della distilleria hanno tratto ispirazione dai cosiddetti sundowner ossia i drink che in Sudafrica si bevono al tramonto. L’idea innovativa è stata, infatti, di inserire nella ricettazione del Gin botaniche insolite, accanto alle più tradizionali. Nell’Elephant Gin così sono presenti ben quattordici aromi, che con attenzione possono essere percepiti singolarmente: aghi di Pino, Artemisia africana, Baobab del Malawi, buccia d'Arancia, Bucco africano, Coda di Leone, Ginepro, Mele delle Germania, Zenzero cinese.

In particolare, il Bucco è una pianta molto diffusa in Sud Africa, dove viene anche distillata per produrre spiriti locali. Il frutto del Baobab, invece, viene utilizzato essiccato e polverizzato; il sapore è citrico e leggermente piccante al naso.

La lavorazione artigianale

La distilleria produce e imbottiglia London Dry Gin nei pressi di Amburgo, utilizzando solo metodi artigianali sostenibili; in particolare, la pratica della distillazione in rame. Ogni fase della produzione è curata nei minimi dettagli, tanto che Elephant Gin viene prodotto in piccole serie di circa 800 bottiglie. Le botaniche sono selezionate manualmente, così da limitare le impurità e garantire l’alta qualità della materia prima utilizzata.

La bottiglia è molto particolare: l’etichetta ricorda i classici francobolli del Sud Africa, un richiamo alle lettere che gli esploratori del XIX secolo spedivano in patria. L’immagine rappresenta, inoltre, un’antica mappa africana, decorata a mano e numerata singolarmente, in modo da assicurarne l’autenticità.

L’amore per gli elefanti

La distilleria si è ispirata al grande amore dei fondatori per l’Africa e la sua fauna selvatica, in particolare gli elefanti: il 15% del guadagno di ogni bottiglia viene devoluto a due fondazioni, Big Life Foundation e Space for Elephant, che proteggono e sostengono la vita della fauna selvatica.

I vari lotti sono contraddistinti dal nome dell’elefante che si contribuisce ad aiutare. Infatti, ogni anno in Africa muoiono 35.000 elefanti a causa dell’esportazione dell’avorio. Un drink può salvare il mondo? Probabilmente no, ma può contribuire nel suo piccolo a fermare un massacro.

Fonti: elephant gin - ginfoundry

I giovani al di sotto dell’età legale non dovrebbero bere alcol e in ogni caso il consumo di bevande alcoliche deve essere moderato. Bevete responsabilmente.


Caterina Limido
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Laureata in Scienze Gastronomiche, viaggio alla costante ricerca di nuovi spunti. Contagiosa nella passione e nella condivisione del mondo degli spirits, perennemente in bilico tra la filosofia del sapore e una degustazione di vino.
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