Yogurt greco
Lo yogurt greco è il parente più stretto dello yogurt bianco normale. Quest’ultimo deriva dalla fermentazione degli zuccheri del latte, lasciato a temperatura ambiente per un lasso di tempo abbastanza lungo. Il processo avviene con l’aiuto di una particolare selezione di microrganismi, i fermenti lattici. Questo gruppo di batteri trasforma in modo naturale il latte rendendolo, tra le altre cose, più acido e denso, caratteristiche che ne prolungano la conservazione.
Per ottenere lo yogurt greco si fa un passaggio in più: un filtraggio più accurato dello yogurt normale dopo la lavorazione, step necessario a rimuovere una quantità di siero maggiore e a renderlo più sodo e compatto. In questo modo, si ottiene anche un certo cambiamento dei valori nutrizionali del prodotto che, pur mantenendo un'alta percentuale di fermenti lattici vivi, ha meno sodio e lattosio e più proteine. Caratteristiche che lo rendono un prodotto adatto a chi deve seguire un regime alimentare a basso contenuto di sodio o è intollerante al lattosio. Curiosità: a dispetto del nome, lo yogurt greco non è nato in Grecia, bensì in Bulgaria.
Kefir
Il kefir, originario delle montagne del Caucaso, è un prodotto simile allo yogurt nella consistenza, dal gusto dolce, ma allo stesso tempo acidulo. La principale differenza sono i microrganismi utilizzati per la fermentazione del latte: non più fermenti lattici, ma i granuli di kefir, piccole colonie di microrganismi aggregati. Questi, a differenza dei fermenti lattici, riescono ad arrivare nel nostro intestino vivi e attivi, con effetti positivi sull’equilibrio del microbiota.
Oltre a quella lattica, nel kefir si ha anche una fermentazione alcolica, risultato della presenza dei lieviti. La conseguenza è che non viene prodotto solo acido lattico, ma anche modeste quantità di alcol e anidride carbonica, che porteranno la bevanda ad avere caratteristiche organolettiche diverse da quelle dello yogurt e una leggera effervescenza. Il kefir si può ottenere anche a partire dall’acqua.