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Le poesie più belle sui fiori

Le poesie più belle sui fiori

Da Giovanni Pascoli a William Blake, andiamo a scoprire alcune delle poesie più belle mai dedicate nel tempo ai colorati e suggestivi fiori.

I fiori sanno colorare i paesaggi di tinte uniche e nel tempo sono diventati protagonisti di alcune delle poesie più belle mai scritte. I poeti hanno insistito talvolta sulla capacità di tali elementi naturali di donare allegria, mentre in altre occasioni si sono concentrati sulle sensazioni uniche che essi sono in grado di trasmettere. Andiamo, allora, a scoprire alcune delle poesie più emozionanti dedicate ai fiori.

Le poesie più belle sui fiori
@envatoelements

Poesie più belle dedicate ai fiori 

“Il gelsomino notturno” di Giovanni Pascoli 

E s’aprono i fiori notturni, 
nell’ora che penso ai miei cari. 
Sono apparse in mezzo ai viburni 
le farfalle crepuscolari. 

Da un pezzo si tacquero i gridi: 
là sola una casa bisbiglia. 
Sotto l’ali dormono i nidi, 
come gli occhi sotto le ciglia. 

Dai calici aperti si esala 
l’odore di fragole rosse. 
Splende un lume là nella sala. 
Nasce l’erba sopra le fosse. 

Un’ape tardiva sussurra 
trovando già prese le celle. 
La Chioccetta per l’aia azzurra 
va col suo pigolio di stelle. 

Per tutta la notte s’esala 
l’odore che passa col vento. 
Passa il lume su per la scala; 
brilla al primo piano: s’è spento... 

È l’alba: si chiudono i petali 
un poco gualciti; si cova, 
dentro l’urna molle e segreta, 
non so che felicità nuova.

“Quanti fiori si estinguono nel bosco” di Emily Dickinson 

Quanti Fiori si estinguono nel Bosco - 
O periscono dalla Collina - 
Senza il privilegio di sapere 
Che sono Bellissimi - 
Quanti lanciano un Baccello senza nome 
Sulla più vicina Brezza - 
Inconsapevoli del Carico Scarlatto - 
Che produrrà per altri occhi -

"La rosa" di Jorge Luis Borges

La rosa, 
l'immarcescibile rosa che non canto, 
quella che è peso e fragranza, 
quella del buio giardino a notte alta, 
quella d'ogni giardino e d'ogni sera, 
la rosa che per arte d'alchimia 
nasce di nuovo dalla tenue cenere, 
la rosa dei persiani e dell'Ariosto, 
quella ch'è sempre sola, 
quella che è sempre la rosa delle rose, 
il giovane fiore platonico, 
l'ardente e cieca rosa che non canto, 
la rosa irraggiungibile.

“Ah Girasole” di William Blake 

Ah! Girasole! Stanco del tempo, 
che conti i passi del Sole 
alla ricerca di quel dolce clima dorato 
dove il percorso del viaggiatore è finito: 

Dove il Giovane, consumato dal desiderio, 
e la pallida Vergine, avvolta nella neve, 
Alzati dalle loro tombe e aspirano 
dove il mio Girasole desidera andare.

“Il mazzo di fiori” di Jacques Prévert 

Che fai laggiù bambina 
Con quei fiori appena colti 
Che fai laggiù ragazza 
Con quei fiori seccati 
Che fai laggiù bella donna 
Con quei fiori che appassiscono 
Che fai laggiù già vecchia 
Con quei fiori che muoiono 
Aspetto il vincitore

“Teste fiorite” di Gianni Rodari 

Se invece dei capelli sulla testa 
ci spuntassero i fiori, sai che festa? 
Si potrebbe capire a prima vista 
chi ha il cuore buono, chi la menta trista. 

Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose: 
non può certo pensare a brutte cose. 
Quest’altro, poveraccio, è d’umor nero: 
gli crescono le viole del pensiero. 

E quello con le ortiche spettinate? 
Deve avere le idee disordinate, 
e invano ogni mattina 
spreca un vasetto o due di brillantina.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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