Cos’è il pericoloso pesce scorpione?
Pesce scorpione è un nome molto suggestivo, ma una volta compreso cos’è appare probabile che il fascino si trasformi in timore. Questo abitante dei mari rappresenta, infatti, un pericolo tanto per gli ecosistemi, quanto per l’uomo. Esso non è autoctono del Mar Mediterraneo, ma la sua natura di specie invasiva l’ha ormai portato a colonizzare anche questo bacino e l’Italia non fa eccezione.
Caratteristiche del pesce scorpione
Per comprendere cos’è il pesce scorpione, conosciuto anche come pesce leone, bisogna partire dalle sue caratteristiche anatomiche. Il suo nome scientifico è Pterois miles e alla vista appare tozzo, con il corpo di colore rosso-bruno. Gli occhi sono sporgenti, le pinne risultano raggiate e le spine fuoriescono dal corpo quasi a formare una criniera, da cui il pesce prende il nome.
La lunghezza non supera in genere i 35 cm. Le pinne dorsali, anali e pelviche sono dotate di spine velenose. L’animale è originario dell’Oceano Indiano ed è ormai diffuso tra Mar Rosso, Indonesia e Sud Africa. Negli anni ’90, attraverso il Canale di Suez, è approdato anche nel Mediterraneo.
Pesce scorpione velenoso e pericoloso
Comprendere cos’è il pesce scorpione aiuta a capire perché sia tanto pericoloso. Esso ha colonizzato il Mediterraneo a causa dell’aumento delle temperature delle acque determinato dal riscaldamento globale e in questo bacino rappresenta una specie aliena potenzialmente invasiva. Si colloca, infatti, in cima alla catena alimentare e, nell’ambiente, non ha predatori naturali.
Si tratta, poi, di un animale pericoloso anche per l’uomo. Il pesce scorpione inietta, infatti, nelle sue prede una neurotossina potenzialmente letale, che rimane attiva anche a 24-48 ore dalla morte dell’animale. Essendo la carne del pesce scorpione considerata un alimento pregiato, ciò espone a pericoli anche chi tratta l’animale nei mercati del pesce.
La puntura del pesce scorpione
Un incontro ravvicinato con un pesce scorpione deve essere considerato un’emergenza medica. La puntura dell’animale causa, infatti, dolore intenso e può indurre sintomi tra cui rientrano vomito, diarrea, convulsioni, paralisi minore e difficoltà respiratorie. I decessi risultano rari, ma la gravità dei disturbi è variabile. Nell’immediato il consiglio degli esperti è quello di immergere la parte colpita in acqua molto calda, dato che la neurotossina iniettata risulta termolabile.
Pesce scorpione in Italia
Sapere cos’è il pesce scorpione porta a chiedersi quale sia il pericolo di incontrare l’animale nei nostri mari. In Italia la presenza della specie è stata segnalata per la prima volta nel 2016, al largo della Sicilia Sud-Orientale. Nuovi avvistamenti sono stati registrati nell’estate 2023 lungo le coste calabresi e gli esperti temono per gli scenari futuri. L’animale è stato, dunque, inserito, insieme a pesce coniglio scuro, pesce coniglio striato e pesce palla maculato, nel programma “Attenti a quei 4”. La campagna, lanciata da ISPRA e CNR-IRBIM, rientra nel progetto “AlienFish” che promuove l’informazione sulle specie aliene e invita al monitoraggio.
La presenza del pesce scorpione nel Mediterraneo offre un promemoria su cos’è che minaccia l’equilibrio degli ecosistemi. Le specie che stanno spostando il proprio range d’azione a causa dell’attività umana sono, infatti, molte. Gli esperti vogliono evitare allarmismi inutili, ma sottolineano che alcuni Paesi stanno promuovendo programmi di eradicazioni nei confronti del Pterois miles, che si stanno, però, rivelando poco efficaci.
