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Gli animali che stanno invadendo il Mediterraneo

Gli animali che stanno invadendo il Mediterraneo

Un’invasione che avviene da anni ormai i cui effetti però non sono stati ancora compresi fino in fondo. I cambiamenti climatici e i trasporti globali hanno consegnato il nostro mare nella mani di specie che ancora conosciamo poco.

Avete mai sentito parlare di invasione biologica? È quello che sta succedendo nel Mediterraneo da anni ormai, e sono più di 800 le specie coinvolte ormai in questa dinamica. Per intenderci, nelle nostre acque dal 1980 le specie non indigene sono triplicate, mentre negli altri mari del mondo sono «solamente» raddoppiate. Ecco cosa ci si aspetta per le nostre coste negli anni a venire.

Pesce scorpione e pesce palla maculato

Delle nuove specie osservate nel Mediterraneo si stima che la metà siano state introdotte dall’uomo, probabilmente tramite il trasporto navale, mentre le altre potrebbero essere arrivate «naturalmente» passando dall’Oceano Atlantico attraverso lo stretto di Gibilterra. A preoccupare particolarmente gli scienziati è la velocissima diffusione del pesce scorpione, avvenuta attraverso lo stretto di Suez: il rischio è che questo nuovo predatore possa sconvolgere gli equilibri dell’ecosistema nostrano. Più banalmente pescatori e sub dovranno stare particolarmente attenti, vista la velenosità di questa specie.

Anche il pesce palla maculato può creare qualche preoccupazione: ora che ha invaso il bacino levantino - la parte più orientale del Mediterraneo - ci si interroga sul suo impatto. I problemi ecologici cominciano già ad accumularsi, ma la sua estrema tossicità per l’uomo preoccupa ancora di più. Si aggiungono anche il pesce flauto e il pesce coniglio, oltre ad alcune alghe invasive che potrebbero sopraffare la controparte locale.

Animali esotici sotto casa

L’ultima notizia è quella della comparsa di una specie di granchio tropicale mai osservata prima nelle acque del Mediterraneo, un animale originario delle coste atlantiche degli Stati Uniti. La Società Italiana di Biologia Marina ha stimato che sulle coste dello stivale siano state evidenziate oltre 186 organismi esotici, 55 nuovi vegetali e 131 animali, senza prendere in considerazione i più piccoli esserini unicellulari.

Diversi studi scientifici riportano che il numero complessivo di nuove specie nel nostro mare siano salite a 837, una cifra di molto superiore a quella registrata negli altri specchi d’acqua europei. In particolare sono l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha lanciato due progetti per monitorare la situazione: il Life ASAP (Alien Species Awarness program) e l’MPA Adapt (Guiding Mediterranean MPAs through the climate change era: building resilience and adaptation).

Fonti: legambiente.it - isprambiente.gov.it - framepool.com - wikimedia.org


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