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Codice delle uova: ecco come si legge

Codice delle uova: ecco come si legge

Sapete come si legge il codice delle uova? I numeri indicano una serie di informazioni ben precise, dalla tipologia di allevamento delle uova arrivando al luogo d’origine.

Il codice delle uova fornisce molte informazioni, se si sa come leggerlo. Per intenderci non c'è solo la data di scadenza. Abbiamo fatto il punto della situazione, partendo dalle tipologie di allevamento delle uova, divise in 4 categorie, arrivando ai luoghi d’origine delle galline. Ecco a cosa dovete fare attenzione.

Modalità di allevamento delle galline

Il primo numero, forse quello più importante, che trovate stampato nel codice è il tipo di allevamento da cui proviene l’uovo in questione. Ne esistono di quattro tipi:

Tipo 0 - Biologiche

Forse la migliore tipologia di uova, quelle che vedono la cifra 0 come primo numero del codice provengono da galline allevate in spazi aperti per almeno un terzo della loro vita. I mangimi che consumano durante la loro vita sono classificati come biologici e di conseguenza anche le uova sono considerate «biologiche».

Tipo 1 - Allevate all’aperto

Questo tipo di uova arriva da galline che passano almeno una parte della loro vita all’aperto, con circa due metri e mezzo di spazio a disposizione per ogni animale. Sulla confezione troverete la scritta «allevate all’aperto».

Tipo 2 - Allevate a terra

In questo caso le uova provengono da galline che hanno a disposizione un metro quadro ogni dodici esemplari. Tecnicamente non sono chiuse in una gabbia, ma non possono uscire all’aria aperto, trascorrono la loro vita in un capannone. In ogni caso sulla confezione sono definite come «allevate a terra».

Tipo 3 - Allevate in gabbia

Fino al 2012 per legge bastava una gabbia grossa quanto un foglio A4, ma recentemente le galline allevate con questo sistema hanno leggermente migliorato le loro condizioni. In ogni caso questa tipologia risulta essere quella più stressante per gli animali. Vengono definite «allevate in gabbia».

Le altre informazioni del codice

Dopo la prima cifra, come si vede dall’infografica qui sopra, segue l’indicazione dello stato, nell’esempio IT, il codice ISTAT del comune di produzione, la sigla della provincia e, per ultimo, il codice identificativo del produttore.

Nella parte successiva, spesso su un’altra riga rispetto al codice, si trova un riferimento al giorno e mese della scadenza. Può essere specificato anche il giorno della deposizione dell’uovo, preceduto dalla scritta DEP.


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