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Cinque Vele Legambiente, le spiagge top d’Italia nel 2022 per qualità ambientale

Cinque Vele Legambiente, le spiagge top d’Italia nel 2022 per qualità ambientale

Nella nuova edizione della guida Il mare più bello domina la Sardegna con sei località balneari premiate, in Veneto la migliore meta al lago

Sardegna ancora una volta sul gradino più alto del podio per spiagge premiate con le Cinque Vele. Legambiente e Touring Club Italiano hanno pubblicato l’edizione 2022 de “Il mare più bello”, la Guida Blu che ogni anno offre una panoramica sui comprensori balneari marittimi e di lago più belli e sostenibili d’Italia. Sono 45 le mete della Penisola raccontate in queste pagine, selezionate tra ben 98 comprensori turistici. La presentazione e la premiazione delle Cinque Vele è avvenuta il 24 giugno a Capri.

Cinque Vele Legambiente 2022
Foto: Kire @Unsplash

Cinque Vele Legambiente, i parametri

L’assegnazione delle Cinque Vele è avvenuta sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle Cinque Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti.

I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”.

La classifica per regione

Il bilancio finale vede ancora una volta la Sardegna dominare per numero di Cinque Vele assegnate alle località di mare. L’isola dei Quattro Mori ne ha conquistate ben sei, seguita da Toscana e Puglia (tre comprensori in ciascuna regione), quindi Sicilia e Campania (due comprensori a testa) e Basilicata e Liguria (uno). Il Trentino-Alto Adige riceve il maggior numero di riconoscimenti per il turismo lacustre con ben tre laghi su sei a Cinque Vele, seguito da Lombardia, Piemonte e Toscana; ma l’unico lago del Veneto conquista il primo posto della classifica.

I comprensori a Cinque Vele

Nel dettaglio, le località premiate con le Cinque Vele da Legambiente sono: le terre della Baronia di Posada, la Gallura costiera, il comprensorio di Baunei, il litorale di Chia, il golfo di Oristano con la penisola del Sinis e l’isola di Maldiventre e il litorale della Planargia sulla costa occidentale (Sardegna); i comprensori della Maremma, della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio e sull’isola di Capraia (Toscana); le isole Tremiti, il comprensorio dell’Alto Salento Ionico e quello dell’Alto Salento Adriatico (Puglia); le isole di Pantelleria e di Salina (Sicilia); i comprensori del Cilento antico e della Costa del Mito (Campania); i Comuni delle Cinque Terre (Liguria); infine, la costa di Maratea (Basilicata).

Per quanto riguarda il turismo lacustre, è il lago del Mis, in Veneto, a classificarsi al primo posto. Le altre Cinque Vele sono andate a quelli di Molveno, Fiè e Monticolo in Trentino-Alto Adige, al lago dell’Accesa in Toscana, al lago di Avigliana Grande in Piemonte e al comprensorio di Comuni della riva Occidentale del Lago di Garda in Lombardia

“Possibile un nuovo turismo”

La nuova edizione della nostra guida – ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente commentando l’assegnazione delle Cinque Vele – racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali”.

Le località premiate “rappresentano le migliori buone pratiche amministrative – ha aggiunto – e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività. Una vacanza nuova rispetto a quella di vent’anni fa, più consapevole, fatta di esperienze all’aria aperta, escursioni in bicicletta o trekking, di visite ai borghi storici e ricercati momenti di benessere.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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