Che frutto è il ribes?
Tra i periodici ritorni che in estate riempiono di colore le corsie dei supermercati, quello di un frutto particolare come il ribes non passa inosservato. Le bacche sanno, infatti, attirare gli sguardi con il loro aspetto gradevole e costituiscono un mix di nutrienti unico. Capire la differenza tra ribes rosso, nero e bianco può allora aiutarci a fare la scelta per noi migliore.
Ribes, che tipo di frutto è?
Il ribes è una pianta appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae. Essa raggiunge altezze comprese tra 1.40 m e 1.70 m e per crescere predilige i climi freschi e ventilati, caratterizzati da abbondanti precipitazioni. Oggi in Italia questi arbusti sono diffusi nelle zone montane a quote non superiori ai 1.000 m. Se adeguatamente protetti da sole e caldo, possono, però, essere coltivati facilmente anche in collina e pianura. La pianta produce piccole bacche che si presentano come raccolte in grappoli e che possono essere annoverate tra i frutti di bosco. La raccolta avviene a più riprese durante tutta la stagione estiva, tra giugno e settembre.
Ribes rosso, bianco e nero
Quando pensiamo al ribes, associare al termine un solo tipo di frutto è impossibile. Ciò è dovuto al fatto che esistono tre specie di questa pianta: ribes rosso, nero e bianco. Tutte producono bacche simili, che hanno all’interno una polpa trasparente, ma che possono essere distinte dal colore della pellicola esterna. Il ribes rosso è il più diffuso in Italia. Le bacche hanno un sapore dolce e acidulo, che le rende perfette per essere mangiate fresche, quanto per diventare la base di varie preparazioni o di rinfrescanti succhi. Quelle nere hanno un gusto più deciso e aspro. Sono, dunque, poco adatte al consumo a crudo e trovano spazio in diverse ricette e in erboristeria. Il ribes bianco, detto anche uva spina, è invece più dolce ed è ottimo per accompagnare carni e formaggi.
Proprietà del ribes
Il ribes è un frutto dalle moltissime proprietà. L’alto contenuto di antocianine rende le bacche di tutte le specie dei formidabili antiossidanti. Sono, poi, fonte di vitamina A, C, E, e B e possiedono qualità depurative, diuretiche, anti-infiammatorie, antibatteriche e astringenti. Il ribes rosso è ricco di vitamina C, oltre che di acqua e di acidi organici. È quindi un toccasana per l’apparato digerente, nonché per quello urinario, e viene utilizzato anche come coadiuvante nel trattamento di artriti e reumatismi. Il ribes nero contiene molte vitamine e sali minerali. È così spesso usato come base per integratori alimentari. Il ribes bianco è infine indicato per favorire una corretta attività intestinale. Contribuisce, inoltre, a mantenere sotto controllo il colesterolo, e, grazie all’alto contenuto di antiossidanti, aiuta a contrastare l’invecchiamento.
Il ribes appare un frutto capace di riservare sorprese. Le molte varietà esistenti e la versatilità che contraddistingue ognuno di esse, trasforma, poi, le bacche in un ingrediente a cui è consigliabile non rinunciare. La prossima volta che facendo una passeggiata ci imbatteremo in un grappolo di piccoli frutti, sentirsi legittimati a un rapido assaggio diventerà quasi inevitabile.
