Il Cammino di Carlo Magno
Il Cammino di Carlo Magno nasce dalla ricostruzione di una leggenda secondo la quale il fondatore del Sacro Romano Impero attraversò la Valle Camonica, conquistandola: costrinse i signori locali a convertirsi al cristianesimo e fece costruire chiese e pievi sui ruderi dei loro castelli. Il percorso segue le orme di questa leggenda e conduce i viandanti da Lovere (m. 200), sul Lago d’Iseo in provincia di Bergamo, a Ponte di Legno (m. 1260), in provincia di Brescia, al confine con il Trentino-Alto Adige.
Cento chilometri, cinque tappe e un’immersione profonda nella storia e nell’arte della Valle Camonica: dalle incisioni rupestri di epoca preistorica ai resti della città romana di Cividate Camuno e poi castelli, borghi medievali, chiese e, più in alto, le tracce della Grande Guerra.
La Via Valeriana
Il cammino della Via Valeriana, che si sviluppa per circa 140 km ricalca quegli antichi sentieri, utilizzati già nella Preistoria e poi nelle epoche successive, che consentivano il passaggio di uomini e merci dalla pianura ai passi alpini.
Si parte dalla Chiesa di Pilzone (m. 191), sul Lago d’Iseo, e in nove tappe di difficoltà variabile, attraverso uliveti e vigne, boschi, pascoli e zone rocciose, si giunge al Passo del Tonale (m. 1883), dove si entra in Val di Sole, in Trentino-Alto Adige, oppure (tappa 7 bis) al Passo dell’Aprica (m. 1175), che separa le province di Brescia e Sondrio. Anche qui, chiese, affreschi, borghi e parchi archeologici punteggiano l’affascinante percorso naturalistico.