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Caffè bizzarri: li assaggereste mai?

Caffè bizzarri: li assaggereste mai?

Amanti del classico caffè espresso o dell’americano, della varietà arabica o robusta, oggi siete messi alla prova: riuscireste mai ad assaggiare uno di questi caffè bizzarri?

Una raccolta poco piacevole

Dal gusto forte, dal corpo pieno e sciropposo e dal retrogusto persistente: il caffè Kopi Luwak. È il più costoso al mondo, infatti una tazzina di questo caffè può arrivare a costare fino a 70€, questo perché deriva da un’accurata ricerca dei chicchi tra gli escrementi dell’animaletto Kopi Luwak (o Zibetto), marsupiale originario di Giava e Sumatra, isole indonesiane. Gli abitanti raccolgono e poi tostano i chicchi del caffè già privati della scorza e della polpa, nutrimento per lo Zibetto, nonché fermentati dagli acidi e dagli enzimi presenti nello stomaco dell’animale. Un caffè molto simile lo troviamo anche in Thailandia: questa volta i chicchi vengono raccolti dallo sterco di elefante per poi essere tostati; anche in questo caso il costo è elevato.

Ingredienti quantomeno particolari

I più temerari preferiscono degustare il caffè amaro, ma è abitudine di molte persone aggiungere una goccia di latte o un cucchiaino di zucchero o, ancora, una spolverata di cacao. In altre nazioni però l’aggiunta degli ingredienti è molto diversa: ai nostri occhi potrebbero sembrare bizzarri, o disgustosi, ma prima di giudicare bisognerebbe assaggiarli.

Il caffè alle uova – apprezzato e preparato da molti paesi tra cui l’America, dove viene aggiunto un uovo intero, guscio compreso, alla polvere di caffè; questo permette di far precipitare la polvere sul fondo senza l’ausilio del filtro. In Vietnam invece preferiscono mescolare al caffè un uovo o del latte condensato e degustarlo come una bevanda dolce.

Il caffè al formaggio – è opera degli Ispanici e degli Svedesi l’aggiunta di un pezzo di formaggio nella tazzina del caffè. Utilizzano soprattutto il Gouda o il Leipajuusto entrambi formaggi scandinavi. Difficile da assaggiare anche per gli amanti del formaggio!

Il caffè al burro (o Kopi Gu You) – Originario di Singapore ma apprezzato in molti paesi del mondo, il caffè al burro ha un sapore dolce e una consistenza cremosa. Viene preparato aggiungendo al classico caffè una noce di burro. A Londra lo potete trovare nel menù sotto il nome di ‘bullet caffee’ o ‘fat black’. È inoltre diventato protagonista della dieta di Asprey, ricca di grassi e povera di carboidrati: l’imprenditore americano consiglia di bere il caffè con aggiunta di burro non salato, derivante da mucche nutrite esclusivamente con erba e olio organico di cocco.

Il caffè al pepeOriginario del Marocco e unico modo di degustazione per la popolazione, questo caffè viene preparato aggiungendo grani di pepe alla bevanda. Largamente consumato anche in Senegal e denominato caffè Touba, viene preparato lasciando in infusione particolari tipologie di pepe, come il Guinea, insieme ai chiodi di garofano. Viene venduto per pochi centesimi nei chioschi per le strade della città.

Il caffè salato – molto comune nei paesi quali l’Ungheria, la Turchia, l’Etiopia e la Siberia: al posto dello zucchero preferiscono aggiungere un pizzico di sale che riduce notevolmente l’amaro del caffè. Era inoltre utilizzato anche in tempi di guerra dai soldati che era costretti a bere il caffè conservato per settimane.

Il caffè al limone – bevuto sia in Brasile che in Italia , viene utilizzato soprattutto per la cura dell’emicrania. Servito a fine pasto può aiutare la digestione nonostante il suo sapore non sia molto piacevole.

Il caffè Kopi Joss – questa volta al caffè viene aggiunto un ingrediente molto strano: il carbone ardente. Questo permette di neutralizzare l’acidità del caffè. Lo potete degustare in Indonesia.

Che sia salato o dolce, acido o amaro il caffè è una delle bevande più consumate al mondo e ognuno di noi preferisce degustarlo seguendo la preparazione tipica del proprio paese.

Fonti: Taccuinistorici - Wikipedia - Caffe - Gastonauta - Lastampa - Naturasocial


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