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Amazzonia, scoperti dei microrganismi che influenzano il clima

Amazzonia, scoperti dei microrganismi che influenzano il clima

Nelle torbiere dell’Amazzonia si nascondono dei piccoli batteri capaci di svolgere il ruolo di grandi alleati o di terribili nemici del clima.

L’Amazzonia è un luogo chiave per il clima del pianeta e ora questa verità acquista anche maggiore significato. Uno studio pubblicato in Microbiology Spectrum ha rivelato l’esistenza di alcuni piccoli microrganismi in grado di influenzare la capacità di sequestro di carbonio di tale ambiente. La loro sopravvivenza si trasforma così in un punto chiave della lotta al riscaldamento globale e gli esperti sono determinati ad approfondire la ricerca.

Amazzonia, scoperti dei microrganismi che influenzano il clima
@envatoelements

Amazzonia: una caratteristica importante per il clima 

Un nuovo studio ha rivelato che alcuni minuscoli abitanti dell’Amazzonia rivestono un ruolo di rilievo nella regolazione del clima della Terra. Un team di Arizona State University e National University of the Peruvian Amazon ha, infatti, identificato una famiglia di microbi, in precedenza sconosciuta, nelle torbiere tropicali della foresta nord-occidentale, in Perù

Tali microrganismi consumano monossido di carbonio, gas tossico per molti esseri viventi, per convertirlo in energia. Producono, allo stesso tempo, CO2 e idrogeno, che altri organismi utilizzano per generare metano. La loro azione può favorire, da un lato, lo stoccaggio a lungo termine del carbonio o, al contrario, il suo rilascio in atmosfera.

Amazzonia: perché i microbi sono importanti per il cambiamento climatico? 

L’attività dei microbi appena identificati è in grado di influenzare in modo significativo il clima della Terra. Le torbiere del Bacino di Pastaza-Marañón Foreland, che si estendono per circa 100.000 chilometri quadrati, sono luoghi chiave per il sequestro del carbonio. Le loro condizioni di saturazione d’acqua rallentano, infatti, la decomposizione e permettono alla torba di accumularsi nel tempo, intrappolando i gas. 

In questi terreni si stima che siano immagazzinati 3.1 miliardi di tonnellate di carbonio. Si tratta quasi del doppio di quello stoccato in tutte le foreste del mondo messe insieme. I microrganismi al centro dello studio contribuiscono al processo in modo determinante, ma innalzamento delle temperature e diminuzione delle precipitazioni rischiano di accelerare la loro attività. Il pericolo è, quindi, che tali ecosistemi si trasformino in emettitori di gas serra.

Amazzonia: che tipo di influenza avrà sul clima? 

Capire come le reti che interessano le complesse forme di vita in Amazzonia influenzeranno il clima del pianeta non è semplice. I microbi appena analizzati si sono dimostrati in grado di prosperare in condizioni estreme, persino in assenza di ossigeno, ma l’uomo rischia di alterare la loro attività. Deforestazione, operazioni di estrazione di materie prime e moltiplicarsi dei periodi di siccità rappresentano delle problematiche chiave. 

Se le torbiere dovessero asciugarsi, infatti, le conseguenze potrebbero rivelarsi drammatiche. Il rischio è che nell’ambiente vengano liberati 500 milioni di tonnellate di carbonio entro la fine del secolo. Si tratterebbe di una quantità di emissioni pari al 5% di quelle prodotte a livello globale in un anno. Ciò alimenterebbe, in un circolo vizioso, il riscaldamento globale.

Gli scienziati sperano che il nuovo lavoro sull’Amazzonia rappresenti un passo avanti chiave nello studio del clima. I microrganismi di tale ecosistema sono stati fino a oggi poco analizzati ma comprenderne attività e resilienza potrebbe modificare le strategie di conservazione. Hinsby Cadillo Quiroz, autore leader, ha specificato che quello dei microbi è un universo esteso nello spazio e nel tempo, che ora abbiamo il dovere di imparare a conoscere.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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