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Allergie infantili meno ricorrenti con olio di pesce e probiotici in gravidanza

Allergie infantili meno ricorrenti con olio di pesce e probiotici in gravidanza

Allergie infantili meno ricorrenti se durante la gravidanza si assumono supplementi probiotici e olio di pesce. Lo dice una ricerca inglese su 400 studi differenti e oltre 1 milione e mezzo di casi.

Le allergie infantili sarebbero meno ricorrenti se durante la gravidanza le madri hanno assunto supplementi probiotici o olio di pesce. Sono i risultati che arrivano dall’Inghilterra dove su commissione del governo inglese i ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno analizzato i dati di oltre 400 differenti studi che hanno coinvolto oltre 1.5 milioni di persone. Si tratta di una delle ricerche più estese di sempre.

Rischio inferiore con i supplementi corretti

Secondo i ricercatori britannici, il rischio di eczema nei bambini, uno degli effetti evidenti di reazioni allergiche, è ridotto del 22% nei casi un cui la madre ha assunto cibi probiotici tra la 36esima e la 38esima settimana di gestazione. L’aggiunta di cibi in grado di generare batteri positivi durante i primi 3-6 mesi d’allattamento ha ottenuto risultati simili riducendo il rischio di reazioni allergiche nei piccoli.

Le madri che invece avevano assunto quotidianamente supplementi olio di pesce dalla 20esima settimana in avanti e durante i primi mesi d’allattamento hanno visto il rischio del loro bambino di sviluppare allergie infantili alle uova. La ricerca ha inoltre analizzato gli effetti di altri alimenti assunti durante la gravidanza come frutta, vegetali, noccioline, prodotti caseari e uova e constatato che la loro assunzione non aveva alcun effetto sull’insorgenza di allergie nei bambini. Lo studio è stato commissionato dalla UK Food Standards Agency.

Dati in contrasto con le direttive attuali

I dati raccolti dalla ricerca vanno paradossalmente contro le attuali raccomandazioni delle agenzie di salute secondo cui è consigliabile per le donne in gravidanza evitare di assumere troppi supplementi con vitamina A (tra cui appunto olio di pesce). Secondo le raccomandazioni del servizio sanitario nazionale inglese, ad esempio, non dovrebbero venire assunte più di due capsule d’olio di pesce alla settimana. Il pesce in generale dovrebbe essere consumato in moderazione per via dei micro-inquinanti presenti nella fauna marina. Sostanze che potrebbero essere nocive per il feto.

Eczemi e allergie alimentari, soprattutto allergie infantili, sono in crescita in tutto il mondo occidentale. Secondo gli esperti sarebbero il risultato di un sistema immunitario iperattivo. Tra le cause possibili il fatto che il sistema immunitario dei bambini di oggi incontra meno batteri di quanti ne incontrava una volta. L’assunzione di probiotici durante la gravidanza, secondo i ricercatori del Kings College, potrebbe aiutare l’esposizione dei bambini ad una serie di batteri benefici e aiutarli allo sviluppo di un sistema immunitario più forte e meno sensibile agli allergeni.

Il governo inglese sta considerando se e come aggiornare le proprie linee guida in relazione a questa e altre ricerche simili commissionate nel corso degli ultimi anni. In attesa di conferma dei dati ed ulteriori studi ancora più approfonditi il suggerimento è quello, comunque, di seguire le linee guida esistenti.

Fonti: Imperial College of London - BBC – Forbes

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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