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Agricoltura rigenerativa, il segreto per un futuro sostenibile

Agricoltura rigenerativa, il segreto per un futuro sostenibile

Agricoltura rigenerativa è il termine con cui si fa riferimento a un processo di coltivazione alternativo a quello intensivo oggi in uso, che ha l’obiettivo di sfruttare in maniera sostenibile le risorse proprie del terreno.

Ormai è evidente che le modalità odierne di coltivazione abbiano un notevole impatto ambientale e a lungo termine non risultino più così efficaci nel garantire una materia prima capace di sfamare correttamente il pianeta, sia in termini di qualità che di quantità. Un’alternativa esiste e il suo nome è agricoltura rigenerativa, una soluzione che ci offre la preziosa opportunità di fermarci a riflettere e fare un passo indietro in favore dell’ambiente e della sostenibilità.

Coltivare una speranza

Parlando di agricoltura rigenerativa si fa riferimento ad una serie di tecniche agricole capaci di usufruire della produttività di un terreno senza tuttavia andare a comprometterne le caratteristiche naturali o a impoverirlo. Una posizione in completa antitesi al modello intensivo oggi in uso che ha invece lo scopo di massimizzare la resa. L’idea è quella di lavorare sulla componente minerale del terreno che va mantenuta e arricchita con tecniche di coltura sostenibile. Lo scopo è di porre il suolo nella condizione di riattivare i cicli naturali di rifertilizzazione sia minerale che microbiologica. Nel concreto questo avviene tramite l'utilizzo di fertilizzanti non di sintesi, la lotta integrata al posto dei pesticidi, limitando l’azione di mezzi meccanici e praticando la rotazione delle colture.

Il risultato si traduce, in primo luogo, in un prodotto di qualità superiore e dalle proprietà organolettiche migliori per la salute, e in secondo luogo in una concreta possibilità di riduzione delle emissioni correlate all’agricoltura di oltre il 40%. Un effetto positivo si registrerebbe anche rispetto alla lotta al riscaldamento globale. Il punto focale del discorso tuttavia riguarda il cambiamento di atteggiamento verso l’ambiente e i processi produttivi agricoli, nella direzione di un approccio che ponga al primo posto la sostenibilità e il rispetto dei ritmi naturali delle colture. Un ribaltamento di prospettiva di cui potremmo beneficiare tutti, che ci metterebbe nella condizione di nutrirci meglio e maniera meno incisiva sull’ambiente.

Fonti: regenerationinternational


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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