L’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 stabilisce che per uno sviluppo sostenibile è necessario garantire a tutti l’accesso all’energia pulita.
L’Agenda 2030 mira al raggiungimento di un futuro sostenibile e l’obiettivo 7 stabilisce che un universale accesso all’energia pulita è un presupposto fondamentale. Senza un cambiamento non sarà possibile trasformare economia, lavoro e quotidianità. Tecnologia e ricerca sono, dunque, chiamate a ricoprire un ruolo di rilievo. Il report ASviS sulla situazione in Italia lascia, per altro, ben sperare.
In cosa consiste l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 sull’energia?
L’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 sancisce che la sostenibilità passa dalla necessità di: “Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”. Si punta, quindi, a garantire a tutti, entro l’anno limite, la possibilità di affidarsi a energie rinnovabili, a prezzi contenuti. Uno dei goal prevede anche di raddoppiare il tasso di miglioramento globale nell’efficienza energetica.
I Paesi più ricchi sono chiamati a sostenere in modo concreto quelli in via di sviluppo e a investire sulle tecnologie green e sulle infrastrutture energetiche. I combustibili fossili dovrebbero essere progressivamente abbandonati e la partecipazione delle comunità è vista come imprescindibile. La lotta al riscaldamento globale dipende essenzilamente dal raggiungimento dei target.
Obiettivo 7 dell’Agenda 2030: la situazione dell’energia in Italia
L’ultimo rapporto ASviS mostra che in Italia i passi avanti nell’ambito dell’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 sull’energia non mancano. Tra il 2010 e il 2020 si registra un netto miglioramento, poi ridimensionato dalla ripresa economica post-pandemica del 2021. Il 2022 vede il Paese imboccare di nuovo la via del progresso e tra gli indicatori in crescita troviamo quello dell’efficienza energetica.
Crescono, però, le disuguaglianze territoriali, rimaste stabili fino al 2020. A preoccupare è anche la quantità di individui in povertà energetica, che non hanno, cioè accesso all’energia necessaria per scaldarsi e mangiare o non possono permettersela. Il valore è salito dal 7.6% del 2015 al 9% del 2022. La situazione più critica è rilevabile in Calabria con quote del 16.7%.
Cosa si può fare per raggiungere l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 sull’energia pulita?
Raggiungere i traguardi fissati dall’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 sull’energia richiederà un concreto impegno. Oggi una persona su cinque non ha accesso a fonti di elettricità moderne e 1.3 miliardi di persone nel mondo contano ancora su legna, carbonella o concime animale per cucinare e per scaldarsi. In cima alle priorità dei governi dovrebbe, dunque, esserci la transizione energetica, incentrata sull’abbandono dei combustibili fossili e sugli investimenti green.
L’idrogeno è da considerare un elemento di prim’ordine e nuova linfa dovrebbe essere data anche alla produzione di energia tramite i rifiuti. I trasporti sostenibili sono un altro settore da non trascurare. Perché il cambiamento possa essere assimilato è, per altro, cruciale fare in modo che i costi non lievitino eccessivamente, così da permettere a lavoratori e consumatori di sostenerli.
Il mondo è in ritardo sui target relativi all’energia fissati all’obiettivo 7 dell’Agenda 2030. Gli sforzi per aumentare le quote di energie rinnovabili nel riscaldamento degli edifici e dei trasporti non sono ancora sufficienti per rispettare gli obiettivi climatici fissati nel Paris Agreement. Anche nel nostro Paese nel 2022 sono stati aggiunti 4 gigawatt da fonti green, ma per raggiungere i goal fissati dalle Nazioni Unite lo sviluppo dovrebbe attestarsi intorno ai 10 GW all’anno, fino al 2030.