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Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 5, parità di genere

Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 5, parità di genere

L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 sancisce che lo sviluppo sostenibile passa dal raggiungimento della parità di genere, tutt’altro che scontata.

Nell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 si stabilisce che per un futuro sostenibile raggiungere la totale parità di genere è fondamentale. Eliminare le disuguaglianze si dimostra, però, tutt’altro che semplice e alcuni contesti risultano più complicati di altri. Il report ASviS non fa, per altro, onore al nostro Paese, dato che, per quanto si riscontrino miglioramenti, in Italia le iniquità non risultano affatto superate.

Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 5, parità di genere
@envatoelelements

Quali sono i traguardi sulla parità di genere fissati all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030? 

All’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 si legge che è fondamentale raggiungere: “l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze”. Ciò si traduce nella volontà di eliminare ogni forma di discriminazione o sfruttamento, nonché nella messa al bando di qualsiasi pratica nociva. I piani passano necessariamente dalla lotta alla violenza contro le donne e dall’impegno a garantire pari trattamenti economici. 

Il lavoro di cura e quello domestico andrebbero riconosciuti e valorizzati, mentre l’etica della responsabilità condivisa andrebbe promossa attraverso concreti provvedimenti. L’accesso alla salute sessuale e riproduttiva dovrebbe diventare un diritto universale, così come la partecipazione alle decisioni politiche e la possibilità di candidarsi a posizioni di leadership in ogni settore.

Obiettivo 5 dell’Agenda 2030: la parità di genere in Italia 

In Italia il bilancio relativo all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, e quindi il raggiungimento della parità di genere, è tutt’altro che positivo. I dati raccolti da ASviS mostrano che i progressi compiuti sono insufficienti rispetto alla media UE. Al passo attuale, i target fissati per il 2030 rimangono un miraggio. Rispetto al 2020 la quota di occupate è salita del 2.9%, toccando quota 55%. La media europea è, però, del 69.3%

Migliora intanto la presenza femminile in consigli d’amministrazione e consigli regionali. In salita è anche il numero di donne laureate in materie tecnico scientifiche, che, però, risulta ancora al di sotto delgli obiettivi. La disparità a livello di retribuzione resta una questione aperta, così come quella del part-time involontario. In quest’ultimo ambito i passi avanti sono significativi, ma le donne sottoposte a tale regime lavorativo sono, sul totale, il 16.5 %, contro il 5.6% maschile.

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Cosa si può fare per raggiungere i traguardi dell’obiettivo 5 per la parità di genere? 

Per raggiungere la parità di genere, come previsto dall’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, è necessario pianificare una serie di provvedimenti concreti. Bisogna, in primis, attuare un profondo cambiamento culturale. Gli stereotipi di genere non devono più trovare spazio e modificare il linguaggio è un passaggio fondamentale dell’evoluzione. 

In Italia è necessario mettere in atto provvedimenti che mirino ad aumentare l’occupazione femminile e a premiare le imprese che mettono a punto comportamenti virtuosi nell’ambito. Istituire un congedo di paternità più che simbolico potrebbe rappresentare un altro passo importante.

Raggiungere la parità di genere come stabilito dall’obiettivo numero 5 richiederà tempo. Secondo le previsioni il superamento delle disuguaglianze potrebbe richiedere all’Europa ancora 67 anni, ma in Italia l'intervallo rischia di dilatarsi. Il nostro Paese è, infatti, al 79° posto su 146 all’interno del Global Gender Gap Report 2023. A preoccupare è anche il fatto che la problematica non è vista come prioritaria dalla maggior parte della popolazione.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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