Gli aforismi più belli sul lago

Il lago è un ambiente unico e non stupisce che a esso abbiano dedicato aforismi e pensieri i più svariati autori. Alcuni hanno insistito su quanto le caratteristiche di questo ecosistema sappiano trasmettere pace. Altri si sono invece concentrati sul lato più oscuro e inquietante della natura lacustre e sulla sua capacità di lasciare sgomenti. Andiamo, allora, a scoprire alcune delle frasi più emozionanti dedicate ai laghi.

Gli aforismi sul lago
“Forse la verità dipende da una passeggiata intorno al lago.”
Wallace Stevens
“Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacché, disegnato sull’acqua, gli pareva di vedere l’inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.”
Alessandro Baricco
“Luna di lago, contemplata da un piccolo belvedere privilegiato; chi sogna, chi recita un frammento di dramma antico, e al ritmo dei versi il tuo riflesso danza fra i gigli acquatici.”
Thomas Raucat
“Chiudiamo gli occhi
per vedere nuotare in un lago
infinite promesse.”
Giuseppe Ungaretti
“In qualche luogo i sogni diventeranno realtà.
C’è un lago solitario
illuminato dalla luna per me e per te
come nessuno per noi soli.
Lì la scura bianca vela spiegata
in un vago vento
non sentito guiderà la nostra vita-sonno
laddove le acque si fondono
in un lido di neri alberi.”
Fernando Pessoa
“Esiste davvero qualcosa che possa lasciare traccia, in questa eterna confusione del mondo? Un'azione, un gesto umano in grado di modificare il corso delle cose? Si può agitare l'acqua di un lago con la forza delle nostre dita?”
Paolo di Paolo
“Un lago è il tratto più bello ed espressivo del paesaggio. È l’occhio della terra, a guardare nel quale l’osservatore misura la profondità della propria natura.”
Henry David Thoreau
“Dove una volta era stato un vulcano, chi può dirlo, nei secoli pioverà e alla fine qualcuno chiamerà lago quello che prima era solo un buco, il fantasma di qualcosa che s’è spento.”
Giulia Carminito
“Ma Narciso era bello?” domandò il lago. “Chi altri meglio di te potrebbe saperlo?” risposero, sorprese, le Oreadi. “In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni.” Il lago rimase per un po’ in silenzio. Infine disse: “Io piango per Narciso, ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perché, tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza.”
Paulo Coelho
