Via Francigena a piedi e in bicicletta: un viaggio nella natura

La Via Francigena a piedi o in bicicletta sempre più spesso viene scelta come idea di vacanza alternativa, a contatto con la natura ed eco friendly. Già perché saranno unicamente la vostra forza fisica e mentale a mandarvi avanti: niente di più sano ed ecologico insomma. Spesso quando si parla di Via Francigena non si mette in conto che il cammino originale, quello percorso per la prima volta da Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, per raggiungere Roma nel lontano 990 d.C. parte per l’appunto da Canterbury e attraversa la Francia e l’Italia.
Il tratto meglio segnalato è quello italiano, grazie soprattutto all’impegno delle varie regioni coinvolte che mirano a candidare il percorso come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il tratto italiano della Via Francigena, che si snoda dal San Bernardo a Roma, può essere percorso a piedi o in bici. I due percorsi però non coincidono e anche il numero di tappe è decisamente diverso.
Via Francigena a piedi
È il modo classico di percorrere gli oltre 1.000 km che separano la Valle d’Aosta da Roma. Scelto da oltre l’80% dei pellegrini, viene suddiviso in 44 tappe di circa 22 km ciascuna. Il livello di difficoltà è tale che anche i meno allenati, con le dovute pause, possono percorrerlo. Lungo il percorso poi non mancano ostelli e punti di ristoro che offrono momenti di sollievo al viandante. Il tutto è ben indicato da cartelli segnaletici marroni con apposta la scritta Via Francigena ma anche da adesivi tondi, bianchi e rossi, con al centro il disegno di un pellegrino.
Via Francigena in bicicletta
Il percorso, solitamente suddiviso in 22 tappe facilmente riducibili a 16-17 per i più allenati, può essere percorso in bici tendo conto vari aspetti. Innanzitutto, pur mantenendo invariate le tappe, si discosta dall’originale per circa il 50%. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che l’antico percorso è spesso fatto da sentieri, difficilmente percorribili in bicicletta. Considerate poi che alcuni tratti sono davvero impegnativi come il valico della Cisa e il continuo saliscendi che caratterizza il tracciato tra Toscana e Lazio.
Un altro aspetto non trascurabile è l’alloggio: data la fatica dei pellegrini a piedi, spesso viene data loro precedenza negli ostelli. Inoltre, non è sempre facile trovare locali che possano ospitare al coperto le vostre biciclette. Anche la segnaletica è piuttosto problematica. Nonostante il crowdfunding di successo che ha permesso di raccogliere oltre 10.000 euro, non tutto il percorso è segnalato. Quando presenti, gli adesivi sono di colore bianco e azzurro, sempre recanti la figura di un pellegrino.
Via Francigena: le cose che nessuno vi dice
Ci sono alcuni aspetti che non vanno trascurati se si vuole percorre la Via Francigena a piedi o in bicicletta. Ecco alcuni consigli:
- I periodi migliori per percorrerla sono la primavera e l’autunno. L’estate in pianura Padana è torrida e il percorso è scarsamente ombreggiato. In Inverno invece rischiate di rimanere bloccati dalla neve;
- Il peso del bagaglio è consistente, sia che vi muoviate a piedi o in bici, e ve ne accorgerete soprattutto nei tratti in salita. Imparate a ottimizzare e scegliete tessuti tecnici, più veloci ad asciugare;
- Procuratevi prima di partire le credenziali del pellegrino, una sorta di passaporto che al costo di 5 euro vi permette di godere di prezzi agevolati in alcune delle strutture lungo il percorso. Inoltre potrete apporre un timbro per annotare il vostro passaggio nelle varie località e ottenere, una volta arrivati a Roma, un attestato;
- Il ritorno da Roma in bicicletta potrebbe essere complicato per via della normativa stringente circa le biciclette sul treno. Informatevi bene prima.
La chiave per percorrere con successo e tranquillità l’intero percorso sta nel partire informati. Ci sono moltissimi libri che trattano l’argomento, alcuni specifici per le biciclette. Inoltre, procuratevi un cartina dettagliata e scaricate le tracce GPS dal sito per le biciclette o a piedi.
