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Un robot pulitore sottomarino in aiuto agli oceani

Un robot pulitore sottomarino in aiuto agli oceani

Il Max Planck Institute ha progettato un robot pulitore sottomarino dalla forma di medusa per raccogliere i rifiuti dispersi in mare

L'ingegno umano ha da sempre preso ispirazione dalla natura per la progettazione di artefatti. Una delle ultime innovazioni della tecnologia è quella di un robot pulitore sottomarino dalla forma di una medusa. Non è certamente la prima volta che vengono progettati robot destinati alla pulizia del mare, ma quest’ultimo ha delle caratteristiche particolari che lo rendono più efficiente.

robot pulitore sottomarino
@envatoelements

Il robot pulitore sottomarino dalla forma di medusa

Gli ideatori del robot pulitore sottomarino dalle sembianze di una medusa sono alcuni ricercatori del Max Planck Institute di Stoccarda. Questo artefatto è grande quanto una mano ed ha delle peculiarità che lo rendono maggiormente adatto al compito della pulizia degli ambienti marini. Il robot è dotato di attuatori elettroidraulici che trasmettono l'energia necessaria a far funzionare il macchinario.

Gli attuatori funzionano in maniera analoga ai nostri muscoli e sono circondati da cuscinetti d’aria ed altre componenti che servono a rendere impermeabile la medusa meccanica. Infine, questi elementi hanno il compito di stabilizzare il robot mentre è in immersione.

Intrappolare i rifiuti

Il robot pulitore sottomarino progettato dal Max Planck Institute è dotato di un alimentatore che genera gli impulsi elettrici attraverso dei fili che permettono la contrazione e l'espansione di alcune componenti. Il risultato è quello di avere un movimento simile a quello adottato dalle meduse per muoversi ed intrappolare il cibo.

Proprio come una medusa, anche questo robot pulitore sottomarino fa circolare l'acqua intorno a sé. Nel compiere questo procedimento, il macchinario raccoglie gli oggetti (come i rifiuti generati dall’uomo) e li trasporta in superficie dove possono essere raccolti e riciclati.

Altre tecnologie simili

In passato sono stati progettati, realizzati e collaudati altri macchinari destinati alla pulizia degli oceani. I robot costruiti fino ad ora però sono spesso ingombranti e sono dotati di strutture rigide che impediscono l'esplorazione e la campionatura in ambienti complessi. Inoltre, sono fonte di rumore, dal momento che principalmente utilizzano motori elettrici.

Ad esempio, nel 2018 aveva fatto notizia la realizzazione di un robot pulitore chiamato WasteShark. Questo macchinario è stato progettato in Olanda e può raccogliere fino a 350 chili di plastica al giorno. Il suo nome fa riferimento allo squalo balena e al suo metodo di alimentazione che ha ispirato gli ingegneri olandesi nella progettazione del meccanismo di cattura dei rifiuti.

Dettagli da perfezionare

Il nuovo robot pulitore sottomarino realizzato dal Max Plank Institute è promettente per aiutarci a ripulire i mari dalla nostra stessa spazzatura. Tuttavia, questa tecnologia deve ancora essere perfezionata. Infatti, è ancora necessario il cablaggio e si sta lavorando per sviluppare dei robot pulitori che funzionino senza fili. Il metodo migliore per mantenere puliti i mari è quello di non disperdere i rifiuti nell'ambiente.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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