Un progetto per il recupero della fibra di carbonio per ottenere nuovi materiali riduce l'utilizzo di energia e le immissioni di gas serra.
Le operazioni di recupero della fibra di carbonio sono oggetto di interesse nel settore automotive ed aerospaziale. Un nuovo progetto mira ad ottimizzare il recupero degli scarti della lavorazione di questo prezioso materiale per poterli riutilizzare. L’obiettivo del progetto è quello di provare a rendere più sostenibile l’industria automobilistica e aerospaziale.
Che cos’è la fibra di carbonio
La fibra di carbonio è un materiale molto apprezzato per le sue proprietà chimico-fisiche. Infatti, gli oggetti in fibra di carbonio sono leggeri ma molto resistenti. Per la precisione, la fibra di carbonio è un materiale composito, cioè è formato da una matrice (come una resina) e da un rinforzo (una fibra). Quest’ultimo è formato da microscopici filamenti di atomi di carbonio collegati tra loro in strutture esagonali.
La struttura che prende forma si chiama grafene, la quale viene sovrapposta su più piani. La fibra di carbonio si può ottenere da polimeri sintetici o derivati dal petrolio. La produzione di questo materiale è costosa. Per questo motivo, il nuovo progetto punta al recupero della fibra di carbonio anche per ottimizzare i costi.
Recupero della fibra di carbonio: nuovi materiali compositi
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) sta sviluppando nuovi materiali compositi a partire dal recupero della fibra di carbonio. Questo materiale è diventato molto richiesto per via delle sue qualità, ma è anche altrettanto costoso. Per questo motivo, la produzione non è incentrata solo sugli scarti della lavorazione della fibra in carbonio.
Infatti, la nuova produzione parte anche dal recupero di quei materiali compositi che sono giunti a fine del loro ciclo di vita. Questi ultimi sono in aumento negli ultimi anni. Inoltre, il recupero degli scarti di produzione della fibra di carbonio può costituire anche il 20% del materiale utilizzato nella prima fase della nuova lavorazione.
Perché scegliere il recupero della fibra di carbonio
A partire dal 2024, in Emilia-Romagna è previsto l’avvio dell’impianto del Gruppo Hera destinato al recupero e riciclo della fibra di carbonio. La multiutility spiega che il processo di produzione della fibra di carbonio vergine richiede molta energia. Quest’ultima è necessaria per raggiungere le elevate temperature richieste per la produzione del materiale.
Inoltre, vengono impiegate materie prime fossili e gli scarti della lavorazione sono principalmente destinati allo smaltimento. Secondo il Gruppo Hera, la fibra di carbonio riciclata ha una domanda energetica inferiore del 75% e riduce le emissioni di gas serra del 74% rispetto alla produzione tradizionale. Infine, sono ridotte le quantità di materiale destinato alla discarica.
Recupero della fibra di carbonio: un progetto a lungo termine
Il progetto dedicato alla produzione di nuovi materiali compositi a partire dal recupero della fibra di carbonio durerà tre anni. In questo arco di tempo, i ricercatori di ENEA e dei partner dovranno effettuare un primo studio delle componenti del materiale rinforzato con la fibra di carbonio. Inoltre, dovranno mettere a punto la tecnologia per lavorare il materiale recuperato e riciclato. Infine, saranno necessari dei test.