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Quanto sopravvive il coronavirus su superfici e pacchi?

Quanto sopravvive il coronavirus su superfici e pacchi?

Tutti ci stiamo chiedendo quanto sopravviva il coronavirus su superfici e pacchi e dagli Stati Uniti è arrivata una prima risposta.

Con i più reclusi in casa e il largo utilizzo dello shopping online, in molti si stanno chiedendo quanto sopravviva il coronavirus su superfici e pacchi. Premettendo che la tematica è ancora troppo recente per avere risposte definitive, uno studio del Health virology laboratory a Hamilton nel Montana, raccontato dal MIT Technology Review, fornisce qualche indicazione in più sul comportamento del virus.

Il coronavirus resiste su superfici di plastica, acciaio e cartone

Lo studio ha aiutato a determinare quanto sopravviva il coronavirus su superfici e pacchi, portando alla luce alcuni dati interessanti. Il coronavirus pare resistere bene su plastica, acciaio e cartone. Sui primi due, gli scienziati hanno osservato una durata di circa tre giorni, mentre di un intero giorno sul cartone. Si tratta di informazioni importanti che da un lato aiutano a fornire un quadro più dettagliato sulla questione, dall’altro per certi versi spaventano.

Gli studiosi ci tengono però a sottolineare che non si tratti in alcun modo di dati che, con certezza, affermino la possibilità di contagio a causa della permanenza del virus sulle superfici. Basti poi considerare che l’OMS stessa ritiene, sul suo sito, la ricezione di pacchi sicura, dal momento che le numerose condizioni alle quali si trova sottoposto il pacco durante il trasporto poco si confanno alla lunga sopravvivenza del patogeno. Inoltre, al di là del sapere quanto sopravviva il coronavirus su superfici e pacchi, va considerata anche la carica del virus su di essi.

In tal senso, buona norma di prevenzione, risulta quella di disinfettare le superfici con alcol per pulizie, acqua ossigenata o sostanze certificate efficaci contro patogeni di questo tipo. Pratiche finalizzate a eliminare o ridurre di molto la presenza del virus. Senza mai dimenticarsi, poi, la norma più importante di tutte: lavarsi le mani, di frequente e nel modo corretto, sia con acqua e sapone che con gli appositi igienizzanti in alternativa. Risulta, inoltre necessario non toccarsi mai con le mani il viso, specialmente occhi, naso e bocca - tutte aree particolarmente soggette al contagio - ed evitare i contatti il più possibile. A prescindere da quanto sopravviva il coronavirus su pacchi e superfici, la cosa più importante rimane affidarsi al consiglio degli esperti ed essere sempre prudenti.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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