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Quanto devono mangiare i draghi di Game of Thrones?

Quanto devono mangiare i draghi di Game of Thrones?

Dopo i primi episodi della nuova stagione, ai veri fan non può non essere sorta - con una certa preoccupazione - la domanda: quanto devono mangiare i draghi di Game of Thrones?

Quanto devono mangiare i draghi di Game of Thrones? La questione non può non aver messo in apprensione i veri fan, soprattutto dopo le preoccupazioni espresse dalla biondissima «madre» dei lucertoloni in seguito il loro spostamento a nord nell’inizio di stagione.

I draghi di Game of Thrones non dovrebbero morire di fame

Il cosa mangino ormai è assodato: quello che vogliono! Lo ha chiarito senza mezzi termini Daenerys ad una Sansa Stark piuttosto stizzita, ma il quanto devono mangiare è una questione che richiede un’attenzione diversa. La domanda è sorta a molti dopo le preoccupazioni espresse dalla Khaleesi sullo scarso nutrimento dei suoi pargoli squamati dopo lo spostamento a Grande Inverno. Per provare a dare una risposta e tranquillizzare i fan, Eater ha contattato l’esperta Leslie Storer, la Zoological Manager, allo zoo di Oakland.

Partendo dall’osservazione delle immagini delle creature sputa-fuoco della serie la Storer non ha dubbi sul fatto che si tratti di carnivori. Specialmente considerando la loro dentatura priva di molari. Su queste basi, considerandoli come rettili, le loro abitudini alimentari non dovrebbero essere poi tanto diverse da quelle di loro cugini più piccoli, come i draghi di Komodo. Quindi alla domanda quanto devono mangiare i draghi di Game of Thrones? La risposta è «non particolarmente tanto» o meglio «non così spesso».

I grandi rettili carnivori infatti possono attraversare senza difficoltà lunghi periodi di digiuno grazie al loro metabolismo capace di accelerare e rallentare al bisogno. Detto questo, dire quanto devono mangiare i draghi di Game of Thrones con esattezza non è semplice, ma le «sole 11 capre e 18 pecore» comunicate a Daenerys potrebbero non essere un problema. Considerando, tra l’altro, il clima freddo, spesso responsabile nei rettili di un rallentamento del metabolismo. Tra l’altro come ha specificato la Storer, nemmeno un eventuale lungo volo dovrebbe affamare troppo i draghi, infatti, la loro fisionomia con l’ampia apertura alare, garantirebbe loro la possibilità di effettuare planate con scarso dispendio di energia.

Stiano pure tranquilli i fan, i draghi non dovrebbero avere grossi problemi ad affrontare le gelide orde del Re della Notte, almeno se gli sceneggiatori abbiano considerato le caratteristiche dei veri lucertoloni di casa nostra!


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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