Quali colture sono resistenti alla siccità?

La temperatura del pianeta è in aumento, i ghiacciai si stanno sciogliendo e le risorse idriche da destinare all’agricoltura si riducono anche in quelle zone tradizionalmente ricche d’acqua. In questo scenario, per il settore agricolo e non solo, la siccità è un problema che presto potrebbe assumere le dimensioni di emergenza cronica obbligando chi coltiva o anche solo chi cura il proprio giardino a scegliere colture e piante resistenti alla siccità e in grado di crescere con minime quantità d’acqua.

Colture tradizionali resistenti alla siccità

La carenza d’acqua rischia di mettere a rischio diretto molte colture tradizionali in particolare come quella del riso, della canna da zucchero e del cotone, ma anche altre colture molto diffuse come grano e soia possono soffrire parecchio in caso di siccità. Tra le altre piante particolarmente poco resistenti alla siccità ci sono anche mandorle, pistacchi, noci e anacardi che richiedono in genere grandi quantità d’acqua. Tra le colture cerealicole tradizionali che invece si prestano a resistere meglio alla siccità si trovano alcune specifiche varietà di mais, sorgo e miglio. Particolarmente adatti a lunghi periodi senz’acqua anche ceci, lenticchie e alcuni tipi di fagioli come il fagiolo dall’occhio.

Colture alternative e ingegneria genetica

In una situazione di emergenza idrica crescente, la ricerca scientifica si sta adoperando per individuare le migliori colture resistenti alla siccità, sia attraverso l’incrocio di specie esistenti, si attraverso la riscoperta di antiche specie poco diffuse, sia attraverso la manipolazione genetica. Parte della soluzione potrebbe arrivare dalle zone aride del mondo dove l’agricoltura in carenza d’acqua è praticata da migliaia di anni. Alcune di queste colture sono piante poco conosciute al di fuori delle zone dove sono diffuse come la chia (una pianta da fiore, viene coltivata per i suoi semi commestibili), l’amaranto (uno pseudo-cereale diffuso nell’America precolombiana), il tarwi (un legume diffuso sulle Ande), il fonio (simile al miglio di origine africana), l'ensete (una "falsa banana" diffusa in Africa), il taro (ortaggio da radice di origine asiatica) e tanti altri.

L’avanzare delle tecniche di editing genetico inoltre sta portando all’individuazione di piante specificamente selezionate per la resistenza alla carenza idrica. In futuro potrebbe essere possibile vedere nuove varietà di grano o altre colture diffuse ma oggi particolarmente esposte al rischio siccità.