Ciambella e donut sono parenti stretti, ma a fare la differenza tra questi due dolci sono impasto, aspetto, farcitura e zona di diffusione.
Ciambella e donut fanno parte per i golosi dei piaceri della vita, ma capire la differenza tra le due leccornie non è semplice. Al di là della zona geografica in cui esse dominano, a variare è il modo in cui i dolci vengono presentati e, soprattutto, le modalità con cui sono preparati e farciti. Un occhio di riguardo va riservato anche a impasto e storia, così da non fare confusione.
La ciambella
Per capire la differenza tra ciambella e donut, partire dalla prima può aiutare. Questa, con le dovute modifiche, è da tempo protagonista delle tavole delle feste e può essere considerata, almeno se si guarda alla sua origine, il classico dolce povero. L’impasto era, infatti, in tempi meno recenti, simile a quello del pane. Si lasciava quindi il composto a lievitare naturalmente per poi friggerlo in abbondante olio. Tale metodo di cottura era molto più accessibile per le fasce di popolazione più svantaggiate, rispetto al forno.
La ciambella è una derivazione del krapfen, dolce tipico austriaco, anch’esso principalmente fritto, ma sprovvisto del classico buco. Oggi la leccornia viene consumata come sostanziosa colazione o diventa un lusso da concedersi alle sagre di paese. Non manca nemmeno il ciambellone, torta più grande dei classici dolci, cotta in forno.
Il donut
A trasformare la ciambella in una vera e propria istituzione gastronomica ci hanno pensato gli americani, con i donut che, però, presentano più di una differenza dalla leccornia classica. Questi condividono con essa la forma e il buco, ma le similitudini di aspetto si fermano qui. I dolci americani, resi famosi in Italia da Homer Simpson, vengono, infatti, ricoperti da glassature colorate.
Spesso non mancano nemmeno zuccherini decorativi o cioccolato. Sul nome “donut” si affollano, poi, le teorie. La più accreditata vuole che esso faccia riferimento a “nuts”, ovvero alla frutta secca con cui, in origine, si farciva il centro dell’impasto. Oggi, ciò che è certo, è che il dolce risulta particolarmente apprezzato e viene consumato come gustoso spuntino mattutino o pomeridiano.
Differenza tra ciambella e donut
Una volta guardato alle caratteristiche di ciambella e donut riconoscere che tra i due esiste una differenza diventa quasi automatico. La prima risulta, in genere, più soffice e viene servita in “purezza”. La si guarnisce, quindi, con una spolverata di zucchero e la si gusta senza particolari farciture.
Il donut è, invece, di solito più piccolo e la glassatura esterna fornisce al dolce una consistenza unica. Non è raro trovare leccornie di questo tipo farcite con crema, marmellata e cioccolato. Entrambi i dolci vengono oggi, a volte, cotti al forno. Tali ricette risultano ovviamente più salutari, ma si discostano in modo significativo da quelle originali.
Per quanto la differenza tra ciambella e donut esista e non vada trascurata, le due preparazioni presentano anche dei tratti in comune. Tra questi troviamo la teoria più accreditata sull’origine della particolare forma dei dolci. Secondo quanto riportato in un’intervista del 1916, l’idea del foro centrale sarebbe venuta a Hanson Crockett Gregory, un marinaio. Egli, stanco di mangiare pietanze con un cuore di impasto crudo, avrebbe infatti eliminato il problema alla radice.