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Produzione alimentare: quasi il 20% delle emissioni è dovuto solo al trasporto

Produzione alimentare: quasi il 20% delle emissioni è dovuto solo al trasporto

Molte delle emissioni legate alla produzione alimentare sarebbero legate al solo trasporto dei prodotti dal luogo di produzione a quello di consumo

Il sistema della produzione alimentare globale ha un problema: il trasporto. Secondo uno studio dell’Università di Sydney in Australia, il trasporto del cibo dal luogo di produzione a quello di consumo conta fino al 20% del totale delle emissioni. Una cifra molto più alta di quanto fino ad ora calcolato.

Produzione alimentare emissioni trasporto
Foto: Steve Buissinne @Pixabay

Alte emissioni per il trasporto della produzione alimentare

La parola chiave dovrebbe essere chilometro zero, eppure la nostra voglia e la nostra fame di alimenti più o meno “esotici” porta ad un problema non indifferente. Muovere gli alimenti dal luogo di produzione a quello di lavorazione fino a quello di consumo costa. E non poco. Fino al 20% delle emissioni del sistema di produzione alimentare e fino al 6% di tutte le emissioni del pianeta. Si tratta di una stima fino a 7 volte più alta di quanto rilevato fino ad ora, secondo i ricercatori australiani.

Nella ricerca pubblicata su Nature Food, i ricercatori affermano che, proprio a causa del nuovo conteggio sulle emissioni del trasporto di cibo, la produzione alimentare contribuirebbe per circa un terzo di tutte le emissioni di gas serra prodotte dall’uomo. Non solo: il solo trasporto alimentare rappresenterebbe circa il 50% di tutte le emissioni prodotte dai veicoli stradali.

La responsabilità dei Paesi ricchi

Ridurre (o evitare interamente) il consumo di carne potrebbe quindi non essere sufficiente. È inutile tagliare sulla bistecca per poi ingozzarsi di avocado che arrivano dal Sud America. Soprattutto nei paesi ricchi, spiegano i ricercatori, l’ideale sarebbe scegliere il cibo locale a chilometro zero. I principali colpevoli delle emissioni dovute al trasporto alimentare sarebbero proprio i paesi più benestanti. Stati Uniti, Cina e Russia sarebbero i più grandi contributori in assoluto, ma in proporzione alla popolazione, in vetta alla classifica troviamo altri paesi come Germania, Francia e Giappone. Il 12,5% della popolazione mondiale contribuisce per circa il 46% di tutte le emissioni legate al trasporto alimentare internazionale.

Frutta e verdura da conservare al fresco

Quali sono invece i prodotti più “colpevoli”? Le emissioni dei trasporti legati alla produzione alimentare dipendono infatti moltissimo anche dagli alimenti. Frutta e verdura, si legge nella ricerca, costituiscono oltre un terzo delle emissioni del trasporto alimentare e, in generale, i prodotti che richiedono temperature controllate per evitare il deperimento durante lunghi tragitti incidono più profondamente.

Scegliere prodotti di stagione a chilometro zero

L’ideale quindi sarebbe scegliere prodotti locali, ma non sempre questo è possibile. “Esiste un notevole potenziale per l'agricoltura urbana di nutrire i residenti di una città", ha affermato il professor Manfred Lenzen, co-autore della ricerca, nel tentativo di suggerire alcune soluzioni al problema. Tra le altre proposte: l'investimento in fonti di energia più pulite per i veicoli e incentivi per le aziende alimentari ad investire in metodi di distribuzione a minore intensità di emissioni, come con refrigeranti naturali.

Come ridurre le emissioni del trasporto del cibo

Eppure, nel mercato, l’offerta è guidata dalla domanda il che significa che l’ultima parola spetta al consumatore e alle sue abitudini. “Cambiare gli atteggiamenti e il comportamento dei consumatori nei confronti di diete sostenibili può ottenere benefici ambientali su vasta scala" ha detto il prof. David Raubenheimer, autore dello studio. Nei paesi ricchi in particolare l’abitudine di avere prodotti fuori stagione tutto l’anno influisce enormemente sulle emissioni. Insomma, dalle nostre parti sarebbe ideale lasciar perdere le fragole a dicembre e, magari, anche gli avocado.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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