Nuvole e cambiamento climatico: un rapporto da svelare
Il rapporto tra nuvole e cambiamento climatico non è stato ancora del tutto compreso e, nel contesto del riscaldamento globale, definirlo correttamente è fondamentale. Un team di scienziati ha ora condotto uno studio innovativo e alcuni dei dubbi irrisolti sembrano aver trovato risposta. Il lavoro è ancora lungo, ma, alla luce dei nuovi dati, intervenire sulle emissioni appare sempre più necessario.
Lo studio sulle nuvole:
La relazione tra nuvole e cambiamento climatico è da tempo argomento di interesse. È indubbio che questi due elementi si influenzino a vicenda, ma comprendere in quale misura non è semplice. Un team dell’Imperial College di Londra ha, però, fatto progressi. I ricercatori hanno utilizzato immagini satellitari ad alta definizione e dati su composizione, temperature e umidità delle nubi. Grazie a un sistema statistico basato sull’apprendimento automatico hanno, poi, messo in relazione le informazioni con il clima. Peer Nowack, coautore, ha affermato che il nuovo approccio ha permesso per la prima volta di ricavare una stima globale su tale rapporto.
Nuvole e cambiamento climatico:
La relazione tra nuvole e cambiamento climatico ha creato vari grattacapi agli scienziati. Esse influenzano, infatti, la quantità di calore intrappolato dalla Terra. Quelle basse, più chiare, riflettono le radiazioni solari, mentre quelle in quota le trattengono nell’atmosfera. Gli scienziati hanno, ora, messo in relazione tali conoscenze e sensibilità climatica. Essa quantifica la variazione della temperatura globale al raddoppio della concentrazione di CO2 rispetto alle 240 parti per milione dell’epoca pre-industriale. Attualmente è stato raggiunto il valore di 420 ppm. Secondo le previsioni le nubi assorbiranno sempre meno radiazioni finendo per amplificare l’effetto serra. Le temperature globali, in tale scenario, aumenterebbero di 3.2 °C.
Un rapporto da indagare:
Comprendere come nuvole e cambiamento climatico interagiscano è una priorità. Gli scienziati hanno, infatti, spiegato che, senza questa importante conoscenza, i modelli climatici potrebbero risultare imprecisi, se non persino falsati. In un pianeta dal clima impazzito, poi, trascurare un fattore in grado di aggravare ulteriormente il riscaldamento globale non è un’opzione. Paulo Ceppi, altro coautore, ha, infatti, spiegato che i dati sulla sensibilità climatica sono incerti, ma essa potrebbe influenzare notevolmente il “budget di carbonio” rimanente. Il Paris Agreement impone che l’aumento di temperatura globale venga mantenuto entro 1.5 °C, ma ai ritmi attuali ciò non sembra realistico.
Il rapporto tra nuvole e cambiamento climatico merita ovviamente ulteriore approfondimento. Nel frattempo, però, il nuovo studio ci fornisce elementi su cui riflettere. Siamo abituati a non dedicare alle nubi più di un utilitaristico sguardo in determinate circostanze. Ora un batuffolo bianco dalla forma strana, un cumulonembo minaccioso o un cielo a pecorelle avranno tutto un altro significato.
