La collaborazione
La collaborazione tra le due aziende, in realtà, è in corso da qualche tempo. C’è proprio Beyond Meat, infatti, dietro la “carne” di origine vegetale che ha dato origine al McPlant, il nuovo panino plant-based di McDonald, attualmente in corso di sperimentazione. Il test è partito a gennaio 2021 solo nei ristoranti di Svezia e Danimarca. Resterà in menù fino al 15 marzo nel primo Paese e fino al 12 aprile nel secondo.
Il McPlant
Il panino, leggermente piccante, è fatto prevalentemente con ingredienti di origine vegetale. Assente la carne, sia di manzo, che di pollo. Contiene un “hamburger” di piselli e proteine del riso ed è farcito con formaggio fuso, lattuga, pomodori, cipolle, cetriolini, maionese, mostarda e ketchup. Non è quindi un prodotto 100 percento vegano. Non solo per la presenza di maionese e formaggio, ma anche per il fatto che viene cucinato sulla stessa griglia, su cui vengono scottati i classici hamburger di manzo. Per renderlo un po’ più veg, c’è la possibilità di chiedere che non vengano aggiunti formaggio e maionese.
La storia di Beyond Meat
Beyond Meat è una società fondata nel 2009 a Los Angeles, in California, da Ethan Brown, attuale Ceo. Propone sostituti della carne simili a essa in gusto, consistenza e aspetto, ma prodotti con proteine vegetali. I primi sono stati lanciati nel 2012 negli Stati Uniti. Dopo aver ampliato la distribuzione all’interno dei confini nazionali, a partire dal 2018 l’azienda si espansa anche all’estero. Nel 2020 ha aperto il suo e-commerce per vendere direttamente ai consumatori.
Tra i grandi investitori che hanno puntato sulla società, c’è anche Bill Gates. Proprio recentemente il fondatore di Microsoft ha lanciato un appello per il passaggio alla carne sintetica in tutti i Paesi sviluppati allo scopo di contrastare gli effetti degli allevamenti intensivi e della filiera carne sui cambiamenti climatici. L’impatto dell’emergenza Covid-19 ha rallentato la corsa dell’azienda nel 2020, cresciuta meno rispetto alle previsioni degli analisti nella seconda parte dell’anno, soprattutto a causa dei lunghi stop del settore ristorativo causa pandemia.