Made in Italy e italianità in etichetta: un mercato da oltre 6 miliardi
Un quarto dei prodotti nei supermercati rimanda in qualche modo al Made in Italy o alla sua italianità. Una pratica che pare pagare molto bene, costituendo un vero e proprio valore aggiunto, nonché un’importante leva commerciale.
Il Made in Italy vale miliardi
Una ricerca dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy ha analizzato ben 60.600 prodotti alimentari presenti nei supermercati, riscontrando come oltre 15.300 presentino dei rimandi al Made in Italy o alla loro italianità. Il 25% del totale dei prodotti presi in esame, per un valore complessivo di oltre 6 miliardi di euro. Anche la provenienza regionale è stata presa in considerazione, con il Trentino Alto Adige a fare tra capofila coi suoi prodotti.
Per quanto riguarda i riferimenti all’origine italiana, quello riscontrato come il più ricorrente è stato il claim «100% italiano», presente sul 5.2% dei prodotti alimentari. Tali prodotti costituiscono da soli il 7.4% delle vendite totali dell’alimentare, con i formaggi a farla da padroni. L’italianità si conferma un valore aggiunto, specialmente a livello economico e specialmente per l’industria alimentare, che i produttori non mancano di sfruttare.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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