La foresta di Tarvisio nelle Alpi friulane al confine con Austria e Slovenia è considerata la più grande foresta demaniale d’Italia.
La foresta millenaria di Tarvisio, oltre a essere un’area naturalistica tra le più preziose in Italia e uno dei sistemi faunistici più completi di tutto l’arco alpino, è considerata la più grande area forestale italiana gestita dallo Stato, escludendo i parchi. Al confine con Austria e Slovenia, la foresta di Tarvisio rappresenta un importante patrimonio naturalistico e storico - culturale del nostro Paese.
La foresta demaniale di Tarvisio, in provincia di Udine, si estende per circa 24.000 ettari di comprensorio alpino in un perimetro di 168 chilometri compreso tra le Alpi Carniche e quelle Giulie. Le Alpi Carniche segnano il confine con l’Austria., mentre le Alpi Giulie sorgono al confine con la Slovenia. La vetta più alta è l’imponente Montasio con i suoi 2753 m di altezza mentre il punto più basso è rappresentato dalle spettacolari gole dell’Orrido dello Slizza. La zona è ricca di laghi, come il lago del Predil che è il secondo lago naturale della regione e i laghi di Fusine. Il territorio comprende due riserve naturali statali integrali e biogenetiche istituite nel 1975.
Per la maggior parte il territorio della foresta di Tarvisio è coperto da boschi, ovvero faggete e più in alto pinete e abetaie, ricche di abeti bianchi e abeti Rossi. L’abete rosso, di cui la foresta di Tarvisio è ricca, ma che non cresce ovunque, è noto anche come abete di risonanza perché con il suo legno si costruiscono strumenti musicali a corda di alta qualità. Nella zona crescono anche larici, pini silvestri e il pino nero d’Austria. Salendo più in quota si incontrano esemplari di pino mugo e rododendro. Ancora più in alto la vegetazione si fa più sporadica con prevalenza di rocce tra le quali crescono stelle alpine e raponzoli, oltre ad alcune specie endemiche come la campanula di Zoys e la Wulfenia Carinthiaca.
La fauna da queste parti è abbondante e diversificata, tanto che la foresta di Tarvisio è considerata uno dei sistemi faunistici più completi delle Alpi. Qui vivono la pernice bianca e altri uccelli come il gallo forcello, il fracolino di monte e il gallo cedrone, che è divenuto il simbolo della foresta. Durante i loro spostamenti dalla zona di Salisburgo alle coste della Dalmazia, l'area forestale si riempie anche di grifoni, considerati gli spazzini della natura. Non mancano lepri alpine, marmotte, caprioli, cervi, camosci, stambecchi e cinghiali. Si segnala, infine, la presenza di orsi bruni, lupi e linci.
Istituito nel 1996 il Parco Naturale delle Prealpi Giulie si estende su una superficie di circa 10.000 ettari compresi tra i comuni di Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone. Chi vuole visitare il Parco, può partecipare a una delle tante escursioni guidate che vengono organizzate durante l'anno. Il Sentiero per Tutti è un percorso che si trova vicino al Centro Visite di Pian dei Ciclamini a Lusevera. Il Sentiero, come si evince dal nome, è davvero per tutti. Dotato di fune guida e battiruota, il Sentiero, che è lungo circa 600 metri, è accessibile in totale sicurezza anche alle persone non vedenti. Il Parco si è dotato, inoltre, di una tecnologia avanzata che consente ai non vedenti di procedere lungo il Sentiero con un bastone che manda continui segnali di posizione mentre una voce registrata in un apposito cellulare fornisce informazioni sul punto esatto in cui si trova il visitatore.