Islanda: un monumento al ghiacciaio perduto per il riscaldamento globale
Un secolo fa il ghiacciaio Ok copriva un’area di 15km quadrati con uno spessore di oltre 50 metri nell’Islanda occidentale. A causa del costante aumento delle temperature la superficie dei ghiacci si è ridotta a poco più di 1km quadrato e meno di 15 metri di spessore. Secondo la classificazione ufficiale, con una superficie così ridotta e uno spessore così basso, non si tratterebbe più di un ghiacciaio ma di un semplice cumulo di nevi.
La vena di ironica malinconia del messaggio è accompagnata dalla data e dalla quantità di parti-per-milioni di anidride carbonica presente nell’atmosfera al tempo della cerimonia. Le regioni nordiche del pianeta stanno riscontrando un riscaldamento due volte più veloce che nel resto del pianeta. Questo giugno è stato il mese più caldo mai registrato da quando esistono dati sulle temperature. A meno di un cambio repentino di rotta, il futuro dell’Islanda e dei suoi ghiacciai è a rischio.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.