Inverni troppo caldi: conseguenze per umanità e natura

La corsa del cambiamento climatico non si ferma e, dopo le estati torride, a preoccupare gli scienziati sono gli inverni troppo caldi e le loro conseguenze. Vedere temperature al di sopra della media è ormai quasi la norma e la mancanza del freddo ha un impatto devastante sugli equilibri del pianeta. Le alterazioni pesano anche sull’umanità e i pochi lati positivi dei mutamenti non possono portare sollievo.

1 Un dramma per l’agricoltura

A subire le conseguenze degli inverni troppo caldi è, in primis, il settore agricolo. La progressiva diminuzione delle precipitazioni, in particolare di quelle nevose, rende le scorte idriche sempre più scarse. Per gli addetti ai lavori fare i conti con i periodi di siccità diventa, dunque, difficoltoso. I continui sbalzi termici sono, poi, una minaccia per diverse colture che vedono la propria resa calare.

2 Conseguenze degli inverni troppo caldi in montagna

I primi a dover fare i conti con le conseguenze degli inverni troppo caldi sono coloro che su freddo e neve basano la propria economia. Comprensori sciistici, hotel e strutture simili vedono la stagione accorciarsi sempre di più. La mancanza di manto bianco obbliga gli addetti ai lavori ad affidarsi alla neve artificiale e ciò pesa sull’ambiente. Molti si stanno adeguando virando verso attività alternative, ma i piccoli imprenditori che si sono trovati privati del proprio sostentamento sono molti.

3 Natura sconvolta

Gli inverni resi troppo miti dal cambiamento climatico sconvolgono i cicli naturali mettendo in crisi gli ecosistemi. Le fioriture fuori stagione sono ormai all’ordine del giorno in tutto il mondo, ma simili alterazioni hanno conseguenze importanti. Molte piante si trovano, allora, a ingiallire prematuramente in estate, mentre altre sono impossibilitate a produrre frutti. Molte specie non sono, poi, attrezzate per sopportare eventuali improvvisi ritorni del freddo e le gelate notturne causano, in alcuni casi, delle vere e proprie stragi.

4 Inverni troppo caldi e animali

A fare i conti con le conseguenze degli inverni troppo caldi sono anche gli animali. Diverse specie vedono il proprio “orologio biologico” impazzire ed escono dal letargo anzitempo. I prematuri risvegli possono, però, rivelarsi pericolosi perché la natura non è sempre in grado di garantire il sostentamento alla fauna. Gli uccelli migratori non hanno miglior sorte e si trovano spesso in grande difficoltà. Gli animali che d’inverno sfuggono ai predatori grazie al mimetismo si trovano, poi, in crisi. La lepre di montagna con il suo pelo bianco che, senza la neve, diventa terribilmente visibile ne offre un esempio.

5 Inverni troppo caldi e consumi

A fare da unico contrappeso nella valutazione delle conseguenze degli inverni troppo caldi c’è il bilancio relativo ai consumi. Le temperature più alte fanno sì che l’energia necessaria per mantenere miti i luoghi chiusi diminuisca. In un momento di crisi come quello attuale ciò non è trascurabile, poiché il clima rigido è ancora oggi un’importante causa di morte.

Le ondate di calore sono ormai un fenomeno tutt’altro che raro. I dati mostrano che gli ultimi 8 anni sono stati i più torridi mai registrati nella storia e i trend per il 2023 promettono tutt’altro che bene. L’uomo ha il lusso di potersi adattare alle conseguenze degli inverni più caldi ed è chiamato a farlo. Dovere dell’umanità è anche, però, agire per limitare i danni.