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Inquinamento, nemmeno le Olimpiadi sfuggono all’emergenza

Inquinamento, nemmeno le Olimpiadi sfuggono all’emergenza

L’inquinamento è una piaga per i fiumi di tutto il mondo e la scarsa qualità dell’acqua mette a rischio persino alcune gare delle Olimpiadi.

L’inquinamento non risparmia ormai nessun settore del pianeta e persino un evento di portata internazionale come le Olimpiadi ne subisce l’impatto. Sulla Terra solo il 14% dei fiumi non è stato toccato dall’uomo e le situazioni drammatiche non sono una prerogativa delle acque asiatiche, ma spiccano anche nel cuore dell’Europa e la Senna non fa eccezione. A rischio ci sono, dunque, le gare in acque libere dei Giochi, oltre che anni di progetti di riqualificazione.

Inquinamento, nemmeno le Olimpiadi sfuggono all’emergenza
@envatoelements

Inquinamento e Olimpiadi: il caso della Senna 

A mostrare che nemmeno il mondo dello sport può dirsi estraneo alla problematica dell’inquinamento contribuiscono le vicende con protagoniste le Olimpiadi di Parigi 2024 e le condizioni della Senna. Una serie di test ha, infatti, certificato che qui come altrove la qualità delle acque rimane del tutto insoddisfacente. Appaiono, infatti, sopra la media, sia la presenza di Escherichia coli, batterio responsabile di infezioni dell’apparato gastrointestinale e del tratto urinario, sia quella di enterococchi. 

Per i primi organismi il limite fissato dalle federazioni sportive è di 1.000 batteri formanti colonie per 100 millilitri di acqua. Le analisi hanno restituito valori superiori di circa 10 volte. I risultati relativi agli enterococchi si son mostrati meno allarmanti, ma comunque, non entro le soglie fissate.

Inquinamento e gare alle Olimpiadi 

Il fatto che l’inquinamento fluviale rischi di interferire persino con le Olimpiadi dovrebbe far suonare un campanello d’allarme. Gli esperti spiegano che la presenza di Escherichia Coli ed enterococchi nella Senna è un chiaro indicatore di contaminazione da materiale fecale. Nuotare in ambienti con tali caratteristiche espone al rischio di contrarre infezioni di vario genere. 

Per quanto i casi di malattie attribuibili a simili circostanze siano rari il fiume non può essere ritenuto sicuro. Gli esperti hanno spiegato che a dare vita a una situazione tanto scomoda ha contribuito anche il clima. Negli ultimi mesi le precipitazioni sono state ben più consistenti della norma. Le giornate di sole si sono dimostrate, invece, piuttosto rare. Ora la speranza è che si verifichi un’inversione di tendenza.

Qual è l’impatto dell’inquinamento sulle Olimpiadi? 

Praticamente tutti i fiumi del mondo vivono una situazione di profondo disagio e il fatto che l’inquinamento delle acque si ripercuota anche sulle Olimpiadi non deve stupire. Gli ecosistemi fluviali subiscono l’impatto dell’uomo in diversi modi. Scarichi agricoli, industriali, urbani e fognari finiscono spesso per alterare la qualità delle acque. Gli accumuli di rifiuti, con la plastica in testa, non fanno altro che aggravare il quadro e il cambiamento climatico non è da meno. 

La Senna purtroppo non fa eccezione. Essa non è più considerata balneabile dal 1923, ma negli ultimi anni le autorità hanno compiuto importanti sforzi. In progetti di miglioramento dei sistemi fognari e in impianti di smaltimento dell’acqua piovana sono stati spesi ben 1.5 miliardi di euro, ma i risultati appaiono tutt’ora deludenti. Le proteste sulla questione non mancano.

Non è la prima volta che l’inquinamento delle acque minaccia lo svolgersi delle Olimpiadi. A Rio de Janeiro nel 2016 i test avevano rivelato livelli di virus, batteri e contaminanti vari molto al di sopra degli standard, ma gli esperti avevano assicurato che nei siti delle gare la presenza di questi non superava i limiti fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il futuro delle gare in acque libere appare, comunque, ormai sempre più complicato.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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