Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, al confine tra Toscana e Romagna, offre infinite possibilità di escursioni in tutte le stagioni.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è un parco nazionale a cavallo tra le province di Forlì, Cesena, Arezzo e Firenze molto importante da punto di vista storico, oltre che naturalistico. Ai piedi del monte Falterona e più precisamente sulle rive del lago degli Idoli si formarono i primi insediamenti etruschi e, parecchio più tardi, queste foreste ospitarono anche il Monastero di Camaldoli, dedicato al monaco e Abate San Romualdo e il bellissimo Santuario di San Francesco d’Assisi a La Verna. Il legno proveniente da queste foreste, inoltre, è stato utilizzato per la costruzione di importanti edifici come ad esempio la cupola del Brunelleschi nel Duomo di Firenze e per costruire gli alberi maestri delle flotte navali di Pisa e Livorno.
Il Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è caratterizzato da diverse migliaia di specie animali e vegetali che vivono e interagiscono tra di loro, creando habitat in continua evoluzione e al contempo preservandone altri da millenni. Il Parco, per la maggior parte, è coperto da bosco e foresta secolare negli oltre 5.000 ettari delle Foreste Casentinesi e in quella che circonda il Santuario della Verna. Oltre agli abeti secolari qui crescono alberi rari come la cerro sughera, ma anche l’acero montano, faggi, frassini, tigli, olmi, castagni e lecci. Tra i fiori che crescono in questa zona ricordiamo l’anemone a fiori di Narciso, varie specie di sassifraga (sassifraga a foglie opposte, sassifraga solcata, sassifraga alpina), il mirtillo rosso e il mirtillo nero. Gli amanti dei fiori devono assolutamente visitare il parco nel periodo tra aprile e maggio quando ai piedi dei faggi fioriscono cardamini, bucaneve, scilla e coridali, uno spettacolo imperdibile. Altrettanto ricca è la varietà faunistica, che comprende cervi, daini, caprioli, cinghiali, e mufloni. Non mancano poi esemplari di lupo. Il parco è animato anche dalla presenza di tantissime specie di uccelli. Numerosi sono anche i rettili e gli anfibi tra cui la rara salamandrina di Savi, specie endemica della nostra penisola.
Il Parco è visitabile a piedi o in mountain-bike ma vi è anche la possibilità di salire a bordo di un treno che percorre la valle del Casentino. Vengono inoltre organizzate escursioni in compagnia di cavalli e asini. Da marzo a settembre è possibile visitare il lago di Ridracoli a bordo di un battello elettrico o di canoe per ammirare la natura rigogliosa dai punti più nascosti del lago, dove regna il silenzio o, al limite, dove si sentono solo i suoni della natura. Per muoversi a piedi è disponibile la Carta dei Sentieri del Parco e anche una mappa web scaricabile dal sito del Parco delle Foreste Casentinesi. E' inoltre possibile acquistare la guida A piedi nel Parco, che riporta 54 percorsi da compiere nella zona. Il territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi può essere inoltre esplorato su due ruote: 20 percorsi appositi rendono possibili le escursioni in bicicletta indipendentemente dal livello di preparazione atletica.
Nel Parco ci sono 9 sentieri natura, ovvero percorsi lungo i quali, in precisi punti di osservazione, sono presenti bacheche informative che aiutano i visitatori a conoscere meglio il territorio per la sua biodiversità, geomorfologia e storia. Il Parco si trova inoltre lungo il percorso di diversi cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali come l’antica Via Romea che dalla Germania arrivava fino a Roma. Anche il Cammino di Assisi incrocia le foreste del Parco, essendo il Santuario della Verna una meta di gran fascino per i pellegrini. Il Cammino di Sant’Antonio, che inizia nel Veneto, attraversa il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi lungo i luoghi in cui operò il Santo così come il Cammino di San Francesco. Il Cammino di Dante, infine, ripercorre la vita del poeta tra la la Toscana e la Romagna con un percorso ad anello di 20 tappe per un totale di 380 km.