I benefici della liquirizia potenziali
Nella liquirizia il composto attivo primario è la glicirrizina che, oltre ad attribuire alla radice di liquirizia un gusto dolce, le regala proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche.
Ecco i potenziali benefici della liquirizia:
- Può aiutare la pelle: la liquirizia contiene oltre 300 composti, alcuni dei quali antinfiammatori, antibatterici e antivirali; ecco perché l'estratto di radice di liquirizia è utilizzato per trattare l'acne e l'eczema.
- Può ridurre il reflusso acido e aiutare contro l’indigestione: l’estratto di radice di liquirizia è spesso usato per alleviare il reflusso acido, nonché disturbi e bruciore di stomaco.
- Può aiutare a trattare le ulcere peptiche, cioè infiammazioni che si sviluppano nello stomaco, nell'esofago inferiore o nell'intestino tenue.
- Potrebbe avere proprietà antitumorali: l'estratto di radice di liquirizia, ricco di antiossidanti ed antinfiammatori, è oggi studiato anche per potenziali effetti protettivi contro alcuni tipi di cancro, anche se mancano risultati definitivi.
- Potrebbe alleviare problematiche respiratorie: grazie sempre all’effetto antinfiammatorio e antimicrobico, sia l'estratto di radice di liquirizia sia il tè potrebbero contribuire ad aiutare contro le patologie delle vie respiratorie.
- Può proteggere contro le carie: la radice di liquirizia può aiutare a proteggere dai batteri che possono portare alla formazione di carie.
Ulteriori studi, che necessitano di nuove conferme, stanno valutando eventuali benefici della liquirizia contro il diabete, i sintomi della menopausa, la diminuzione di peso e l'epatite C.
Potenziali effetti collaterali della liquirizia
Dosi elevate di liquirizia possono produrre effetti negativi, soprattutto per determinate persone:
- elevati livelli di glicirrizina hanno dimostrato di causare un aumento anormale dell'ormone dello stress, il cortisolo;
- bassi livelli di potassio
- alta pressione sanguigna
- debolezza muscolare
- ritmi cardiaci anomali
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Comitato Scientifico Europeo dell'Alimentazione raccomandano entrambi di limitare l'assunzione di glicirrizina, contenuta nella liquirizia, a non più di 100 mg al giorno.
In ogni caso la liquirizia risulterebbe sconsigliata a soggetti con pressione alta, insufficienza cardiaca, malattie renali o bassi livelli di potassio.
Il consumo di molta liquirizia - con glicirrizina - durante la gravidanza può influire negativamente sullo sviluppo cerebrale del bambino.
La radice di liquirizia ha dimostrato di interagire anche con diversi farmaci.