Giornata mondiale del suolo: sussidi agli agricoltori che coltiveranno anche in inverno
Dopo l’addio all’Europa con la Brexit l’Inghilterra cambia il proprio piano di sussidi all’agricoltura introducendo nuovi finanziamenti volti alla tutela del suolo e di pratiche sostenibili, in particolare durante il periodo invernale. L’annuncio è arrivato pochi giorni prima della Giornata Mondiale del Suolo voluta da FAO e Nazioni Unite per portare l’attenzione sullo stato di degrado dei terreni agricoli a livello mondiale. Ma per il nuovo piano britannico non sono mancate le critiche
Sussidi all’agricoltura d’inverno per la Giornata Mondiale del Suolo
I campi della campagna inglese dal prossimo inverno potrebbero colorarsi di verde in base ai nuovi sussidi decisi dal governo britannico. La riforma arriva a seguito della Brexit e punta a cambiare in modo ambizioso il sistema di finanziamenti agricoli per il Regno Unito. L’annuncio, arrivato pochi giorni prima della Giornata Mondiale del Suolo, dovrebbe portare a una politica incentivata proprio alla tutela della qualità e della salute dei terreni.
La Politica Agricola Comune dell’Unione Europea prevede sussidi commisurati alla dimensione del terreno coltivato: più estesi i terreni, maggiori sono le sovvenzioni. Circa 2,1 miliardi di euro venivano erogati dall’UE all’Inghilterra ogni anno. In un cambio di rotta deciso il governo di Londra elargirà invece sovvenzioni per gli agricoltori che sceglieranno di proteggere il suolo durante il periodo invernale. Ogni agricoltore potrà ricevere dai 23€ fino a 58€ per ettaro di terreno coperto con colture invernali. Assieme ad altri incentivi previsti per il 2024 il governo inglese punta ad investire fino a 1 miliardo di euro.
Perché è importante tutelare il suolo durante l’inverno
L’obiettivo del nuovo piano di sussidi inglese è quello tutelare il suolo. Le colture invernali non serviranno infatti alla raccolta ma saranno destinate a migliorare la qualità e le proprietà del terreno. Come ricordato dalla Giornata Mondiale del Suolo, l’uso di pesticidi, colture intensive e eccessiva salinizzazione stanno erodendo la capacità produttiva compromettendo la biodiversità.
I sussidi britannici serviranno, secondo le intenzioni, a trattenere preziosi elementi del terreno invernale, quando le abbondanti piogge contribuiscono a “spogliare” il suolo di nutrienti, costringendo all’uso di fertilizzanti chimici. In futuro, gli agricoltori inglesi saranno incentivati anche a ridurre la quantità di fertilizzanti e pesticidi e a utilizzare strategie di tutela di flora e fauna selvatiche oltre che alla riduzione e alla cattura di CO2.
Un progetto giudicato poco ambizioso
Nonostante le lodevoli intenzioni di spostare l’attenzione dalla produttività alla tutela del suolo e alla rigenerazione ambientale; il programma di sussidi all’agricoltura inglese ha raccolto diverse critiche in patria. A preoccupare gli agricoltori britannici in particolare la mancanza di dettagli e la preoccupazione per ripercussioni finanziare dovute al cambio di rotta. Ma, soprattutto, a raccogliere critiche è la mancanza di ambizione. Secondo i detrattori, il governo britannico starebbe semplicemente incentivando gli agricoltori a comportamenti e pratiche di base già facilmente eseguibili per la tutela del territorio. Con un declino sempre più costante di qualità e biodiversità nei terreni, per gli ambientalisti inglesi si potrebbe e dovrebbe fare ancora di più.
