Gas refrigeranti: la politica USA per salvare l’ambiente
Gli idrofluorocarburi sono sostanze molto utilizzate negli USA, che risultano estremamente dannose per l’ambiente. L’amministrazione Biden è pronta a intervenire per limitare l’uso di questi gas refrigeranti e gli obiettivi sono ambiziosi. Dopo i passi indietro del governo Trump, gli Stati Uniti sembrano pronti a virare, anche in questo ambito, verso una transizione ecologica, vitale tanto per il pianeta quanto per l’economia.
Gas refrigeranti pericolosi:
Gli idrofluorocarburi, HFC, sono composti organici contenenti atomi di idrogeno e fluoro, impiegati in diversi settori. Vengono principalmente utilizzati come gas refrigeranti e, soprattutto negli USA, a consumarne in grande quantità sono i supermercati. Sono stati sviluppati dopo il 1987, come alternativa più ecologica ai clorofluorocarburi, catalogati come dannosi per l’ozono. Oggi sappiamo che questi nuovi gas refrigeranti hanno sull’ambiente un effetto altrettanto devastante. Risultano, infatti, potentissimi gas serra in grado di alterare la temperatura globale migliaia di volte più della CO2. I rischi di fuoriuscite sono poi altissimi. Un’indagine di Environmental Investigation Agency su 45 supermercati campione ha dimostrato che il 55% presentava perdite.
La nuova politica:
La nuova politica di Biden verso questi gas refrigeranti segna un cambio di rotta. Nel 2016 il Kigali Amendment aveva sancito la necessità del progressivo abbandono degli HFC, ma l’amministrazione Trump non l’aveva mai ratificato. La situazione è stata dunque gestita in modo non omogeneo, ma ora l’EPA è decisa a tracciare una linea comune. L’obiettivo è ridurre produzione e impiego degli HFC dell’85% entro i prossimi 15 anni. Ciò eviterebbe il rilascio dell’equivalente di 900 miliardi di tonnellate di CO2. Per un Paese che mira a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2050 non può che essere un passo decisivo.
Salvare ambiente ed economia:
La politica di Biden verso questi gas refrigeranti segna l’inizio di un nuovo percorso. Si tratta, in primo luogo, di un tassello fondamentale nella lotta al riscaldamento globale. Raggiungere gli obiettivi permetterebbe, infatti, di limitare l’innalzamento della temperatura terrestre di 0,4 °C entro il 2100. I nuovi target potrebbero, poi, essere determinanti anche in campo economico. Gli USA puntano infatti a porsi come leader nello sviluppo di sistemi di refrigerazione sostenibili e la transizione ecologica creerà nuovi posti di lavoro. La gestione e il rimpiazzo dei vecchi impianti rappresenta la problematica fondamentale, ma le autorità stanno lavorando a piani concreti.
La gestione dei gas refrigeranti rappresenta una problematica attuale negli USA come nel resto del mondo. Per spezzare il circolo vizioso che conduce dal riscaldamento globale al sempre più massiccio impiego di condizionatori e viceversa, servono interventi immediati. Pensare a quanto poco sia il tempo rimasto non può che provocare un brivido che, purtroppo, con il freddo ha ben poco a che fare.
