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Cos'è e come funziona il vino cooperativo

Cos'è e come funziona il vino cooperativo

Il vino cooperativo arriva dalle cantine sociali, una realtà che rappresenta oltre la metà del vino prodotto in Italia.

Quasi tutti amiamo un buon bicchiere di vino, ma in pochi forse sanno che oltre un bicchiere su due in Italia è un bicchiere di vino cooperativo. Spesso anche noto come vino sociale è un vino che viene prodotto da cooperative di viticoltori cha hanno deciso di unire le proprie forze. Una cantina sociale funziona come una cooperativa a tutti gli effetti sposando gli ideali di condivisione del lavoro e ridistribuzione degli utili.

vino cooperativo

Le dimensioni del vino cooperativo in Italia

Quando abbiamo detto che almeno un bicchiere di vino su due in Italia è un bicchiere di vino cooperativo non stavamo esagerando. Almeno il 58% del vino prodotto in Italia è prodotto da cantine sociali. Nel nostro paese esistono almeno 420 cooperative vitivinicole che raggruppano poco più di 140mila viticoltori. Si tratta spesso di produttori dalle piccole o piccolissime dimensioni che hanno scelto la cooperazione per dare forza al loro lavoro.

La prime cantine sociali sono nate in Germania agli inizi del 1800. In Italia la prima cantina sociale risale al 1891. Durante il periodo fascista il fenomeno della cooperazione ebbe una lunga pausa. La maggior parte delle cooperative vitivinicole italiane sono sorte nel secondo dopoguerra, tra gli anni ’50 e ’70 grazie anche a forti contributi statali. La realtà oggi è particolarmente forte: nel 2020 il vino cooperativo Italiano ha raggiunto un fatturato di quasi 5 miliardi di euro.

Come funziona una cantina sociale

La cantina sociale funziona come una cooperativa. Ogni cantina ha in genere un proprio statuto che regola l’attività dei soci. Per la maggior parte delle cantine tutti i produttori conferiscono le proprie uve mettendole a disposizione della cantina per la vinificazione. Ai soci è generalmente impedito di vinificare per proprio conto. Il vino cooperativo ottenuto con le uve di tutti i soci può venire imbottigliato e venduto direttamente sotto l’etichetta della cooperativa; oppure venduto a terzi, talvolta anche grandi marchi, per l’imbottigliamento. Gli utili ottenuti vengono quindi generalmente ridistribuiti ai produttori in base alle quantità di uva conferite.

I vantaggi del vino cooperativo

In una realtà come quella italiana dove in media i vigneti raggiungono una superficie di pochi ettari, per molti produttori la cooperazione è quasi una scelta obbligata. Eppure proprio dall’unione di tanti nasce la forza del vino cooperativo. Dividendo i costi di produzione è possibile anche per i più piccoli dotarsi di attrezzature all’avanguardia e assumere i migliori esperti per garantire al vino la massima qualità. Talvolta visto ingiustamente con sufficienza, il vino cooperativo presenta realtà di ottimo valore che nulla hanno da invidiare a vini dai marchi più rinomati.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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