Coca-Cola e Pepsi maggiori inquinatori da plastica al mondo per 4 anni di fila

Per il quarto anno consecutivo i maggiori inquinatori da plastica al mondo sono Coca-Cola e Pepsi. È quanto emergerebbe dal rapporto per il 2021 dell’organizzazione per la sostenibilità Break Free From Plastic. Sul podio accanto alle aziende regine delle bibite altri giganti dell’alimentazione come Unilever e Nestlé seguite da marchi come Procter & Gamble, Mondelēz International, Philip Morris, Danone, Mars e Colgate-Palmolive.

Come si calcolano i più grandi inquinatori da plastica al mondo
Il calcolo dei maggiori inquinatori da plastica al mondo è possibile grazie all’opera di 11.184 volontari in 45 paesi che hanno raccolto e identificato il marchio dei rifiuti plastici abbandonati nell’ambiente. In totale per il rapporto di Break Free From Plastic sono stati raccolti e identificati 330.493 pezzi di plastica attorno al pianeta. Quest’anno sono state identificate qualcosa come 7.762 società differenti responsabili dell’inquinamento da plastica.

Una poco invidiabile classifica
In testa alla poco invidiabile classifica dei maggiori inquinatori da plastica si sono poste per il quarto anno consecutivo Coca-Cola e PepsiCo. È la prima volta invece che nella lista compare un altro gigante dell’alimentazione: Unilever. Secondo quanto si legge nel rapporto In effetti, si sarebbero registrati più rifiuti Coca-Cola rispetto ai successivi due inquinatori messi insieme. Un dato in linea con quelli del 2019 e 2020. Per Coca-Cola sarebbero stati identificati 19.825 plastiche in 39 paesi. PepsiCo (8.231), Unilever (6.079), e Nestlé (4.149) assieme infatti non raggiungono la multinazionale americana.
Sforzi per la riduzione insufficienti
Secondo gli autori del rapporto questo suggerirebbe come l'impegno di Coca-Cola verso la riduzione della plastica a livello di produzione starebbe avendo uno scarso impatto sul destino finale dei suoi prodotti. Anche per Pepsi la situazione rimane stabile: l’azienda è saldamente sul podio dei più grandi inquinatori di plastica dal 2018. Per la prima volta invece compare nella lista Unilever che fino ad ora era stata conteggiata invece attraverso i tanti marchi differenti che compongono il colosso.
La maggior parte delle aziende presenti nella lista avrebbe in realtà dei progetti per la riduzione della plastica vergine nelle loro catene produttive. Eppure, rispetto al 2020, per produttori come Coca-Cola e Mars si sono registrati aumenti nella quantità di rifiuti rinvenuti. Unilever avrebbe promesso di dimezzare l’utilizzo di plastica vergine entro il 2025 mentre PepsiCo avrebbe posto lo stesso obiettivo entro il 2030. Per Break Free From Plastic si tratta di obiettivi insufficienti e maggiore attenzione dovrebbe invece essere dedicata all’utilizzo di materiali alternativi e riutilizzabili.
