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Cannucce commestibili in arrivo dopo il bando alla plastica

Cannucce commestibili in arrivo dopo il bando alla plastica

Lanciate grazie al crowdfunding le cannucce commestibili sono fatte di una speciale alga marina sono 100% biodegradabili e si possono mangiare una volta usate.

Le cannucce commestibili sono il prossimo passo per chi è attento all’ambiente ma non può rinunciare al vizio di aspirare il proprio drink da uno stretto tubicino. Per chi delle cannucce non può proprio fare a meno ecco che diverse realtà si sono destreggiate per trovare materiali alternativi alla plastica.

Cannucce commestibili grazie ad alghe marine

La presa di coscienza dell’opinione pubblica e la (giusta) lotta alla plastica monouso hanno lasciato diverse vittime illustri, prima fra tutte l’iconica cannuccia. Diversi locali e ristoranti hanno già cessato, o quantomeno hanno ridotto, l’utilizzo. Grandi marchi come McDonald’s e Starbucks hanno sposato l’iniziativa e in diverse parti del mondo le cannucce di plastica sono state addirittura messe fuori legge. Utilizzare bucatini come sostituto per succhiare cocktail e bibite è una soluzione di ripiego che potrebbe durare poco.

Sì, perché presto arriveranno le prime cannucce commestibili alle alghe. Lanciata grazie alla piattaforma di crowdfunding IndieGoGo dove ha raccolto circa 83mila dollari di fondi, Lolistraw promette di essere la prima cannuccia a base di alghe marine in tutto e per tutto simile a quelle di plastica. Una differenza c’è tuttavia: a differenza di quelle di plastica, questa cannuccia si può mangiare.

Mangiarvi una cannuccia al bar vi fa impressione? Nessun problema, invece che finire per centinaia di anni a galleggiare negli oceani, potrà essere riutilizzata per il compostaggio. E se finisse invece anche questa in mare? Ancora una volta nessun problema: dopotutto è fatta d’alghe.

Sostituire la plastica con materiali biodegradabili

Il nome non sarà dei più accattivanti, ma l’obiettivo è certamente nobile. Come riportato dai produttori la speranza è quella di riuscire almeno in parte a sostituire le 500 milioni di cannucce di plastica che vengono usate e gettate ogni giorno negli Stati Uniti. Si perché l’azienda lanciata dalla raccolta fondi pubblica è americana e il prodotto verrà proposto inizialmente solo oltreoceano a partire dagli inizi di ottobre. Il prossimo passo, ovviamente, sarà quello di creare cannucce e bicchieri con diversi sapori per soddisfare tutti i gusti.

Si tratta plausibilmente non dell’ultimo esempio di come la presa di coscienza dell’opinione pubblica riguardo alla plastica monouso può stimolare l’ingegno e fare la differenza. Altre alternative alla plastica monouso faranno certamente la loro comparsa nei prossimi anni. E se il risultato è qualcosa di buono non solo per la salute del pianeta ma anche per le nostre papille gustative, non possiamo che esserne contenti.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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