Biodiversità: ecco gli animali a rischio estinzione critico

L’espansione dell’attività umana e gli effetti globali della crisi climatica stanno mettendo in pericolo l’esistenza di molte specie animali sulla Terra. Negli ultimi 500 anni si stima che l’uomo abbia direttamente contribuito all’estinzione di almeno il 13% delle specie conosciute. Secondo il WWF solo dal 1970 le popolazioni di fauna selvatica attorno al mondo sono calate del 69%, una cifra enorme. Deforestazione, inquinamento, caccia e pesca eccessiva unite all'alterazione degli ecosistemi dovute al clima impazzito, stanno causato un grave squilibrio da cui alcuni animali rischiano di non potersi salvare. Se le specie inserite nella lista degli animali a rischio estinzione sono oltre 41mila, per alcune specie animali il rischio di estinzione è ormai critico. Si tratta di animali che potremmo non poter più osservare in natura nel giro di pochi anni. Eccone alcuni.

Animali a rischio estinzione: leopardo dell’Amur

Non tutti i leopardi vivono in Africa. Nelle regioni più orientali del continente euro-asiatico una rara sottospecie di leopardi si è adattata alla vita in foreste e aree temperate. Simili ai cugini africani i leopardi dell’Amur, una regione tra Russia e Cina, si distinguono per la loro incredibile velocità. La distruzione del suo habitat naturale e una caccia di frodo spietata ha portato al declino della popolazione del leopardo dell’Amur. Secondo il WWF oggi ne rimangono poco più di 80 esemplari.

Rinoceronte nero, rinoceronte di Giava, rinoceronte di Sumatra

Il rinoceronte di Giava è una delle specie animali più minacciate al mondo. Un tempo questi rinoceronti vivevano liberamente in tutto il nord del continente indiano e in gran parte del sud-est asiatico. Secondo le stime ne sopravvivono solo circa 70 esemplari nel parco nazionale di Ujung Kulon sull’isola di Giava, in Indonesia.

Sempre sull’isola indonesiana di Sumatra vive un’altra specie di rinoceronti. Il rinoceronte di Sumatra è il più piccolo dei rinoceronti. Ricoperto di peli è più simile agli antichi rinoceronti con pelliccia ormai estinti che ad ogni altra specie di rinoceronti oggi presenti sulla Terra. La riduzione dell’habitat ne ha frammentato la popolazione in piccoli gruppi che non sono in grado di riprodursi. Oggi rimangono meno di 80 esemplari.

Se la passa solo relativamente meglio il rinoceronte nero. Originario dell'Africa solitamente vive nella savana e nelle dense foreste del continente. Anche se la popolazione è in aumento rispetto al livello di minimo storico di 2.500 esemplari del 1995, il rinoceronte nero è uno degli animali più a rischio. Attualmente, si stima che ne rimangano poco più di 6.000 esemplari in tutto il mondo.

Orango

Nella lingua malese il nome “orangotango” significa “uomo della foresta”. Le foreste delle isole indonesiane sono infatti l’habitat preferito degli oranghi. La riduzione costante della superficie arborea su queste isole dovute a una fortissima deforestazione ne sta riducendo progressivamente l’habitat. Gli oranghi sono inoltre cacciati come fonte di cibo, per “rappresaglia” quando danneggiano le colture o per catturarne i piccoli da destinare al mercato degli animali domestici. Secondo le stime oggi sopravvivono circa 100mila oranghi tra le isole di Borneo, Sumatra e Tapanuli. L’orango di Sumatra in particolare è considerato una sottospecie a parte. La sua popolazione oggi arriva a poco meno di 15mila esemplari rendendolo uno degli animali considerati a rischio estinzione più imminente.

Gorilla

Come per altri animali anche il Gorilla ha diverse sottospecie. Il gorilla di montagna in particolare vive in alcune regioni centrali dell’Africa dove le foreste raggiungono alture montuose. L’aumento della presenza dell’uomo li ha spinti sempre più in alto nelle montagne dove faticano a mantenere le loro condizioni di vita. Oggi ne rimangono poco più di 1.000 esemplari. Altre specie di Gorilla non se la passano meglio. Il gorilla di Cross River ad esempio è una sottospecie di gorilla di cui sopravvivono circa 300 esemplari. L’aumento delle zone destinate all’agricoltura, l’attività mineraria e la caccia sono le principali minacce per questa specie.

Neofocena dello Yangtze

Una particolare sottospecie che vive nelle acque del fiume Yangtze in Cina, questo mammifero è classificato come a rischio critico di estinzione. Il fiume Yangtze era habitat anche del “delfino dello Yangtze” (Lipotes vexillifer) giudicato ormai funzionalmente estinto. Per la neofocena il futuro non pare roseo. L’inquinamento delle acque del fiume e la riduzione delle fonti di cibo per questo mammifero sono la principale minaccia. Al momento ne sopravvivono tra i 1000 e 1800 esemplari.

Elefante

Quasi tutte le specie di elefante sono considerate a rischio estinzione. Ancora una volta sono le isole indonesiane protagoniste al negativo. L’elefante asiatico del Borneo infatti è tra le specie di elefanti più minacciate. La deforestazione per far spazio all’agricoltura ha ridotto l’habitat di questo elefante. Al momento ne sopravvivono meno di 1.500. In generale gli elefanti asiatici sono a rischio, con meno di 50.000 esemplari rimanenti.

Per i cugini africani invece i più minacciati sono gli elefanti della foresta, più piccoli dei più conosciuti elefanti della savana. Una stima della popolazione degli elefanti della foresta è difficile ma secondo gli esperti di conservazione il numero oggi è meno di 100mila esemplari. Per gli elefanti della savana invece, la popolazione oggi si aggira attorno ai 400mila esemplari. Solo 100 anni fa la loro popolazione era di 10 milioni. Nonostante gli sforzi per la conservazione la caccia e la riduzione dell’habitat naturale stanno disegnando anche il destino degli elefanti.

Tigre

Esistono due sottospecie riconosciute di tigre: quella continentale e quella della Sonda (nota anche come tigre di Sumatra). La tigre continentale vive sul continente asiatico ma riduzione dell’habitat e la caccia spietata, in genere per alimentare prodotti per il mercato della medicina tradizionale cinese, ha ridotto la tigre continentale sull’orlo dell’estinzione. Oggi ne rimangono circa 3.500 esemplari. Le altre tigri invece vivono sulle isole dell’arcipelago indonesiano. La loro popolazione si stima attorno ai 400 esemplari.

Saola

Chiamato anche “l’unicorno asiatico” si tratta di una rarissima specie di ungulati scoperta nel 1992 nelle foreste del Vietnam. La sua scoperta è stata considerata una delle maggiori e più sensazionali scoperte zoologiche del XX secolo. L’habitat di questi animali si trova solo nelle montagne del Vietnam e del Laos. La dimensione effettiva della popolazione rimanente è sconosciuta. La sua rarità, particolarità e vulnerabilità ne fanno una delle maggiori priorità per la conservazione nella regione. Si pensa che la popolazione attuale sia di poche centinaia al massimo e forse addirittura solo di poche decine.

Vaquita

Si tratta del mammifero marino più raro al mondo. Si tratta di una focena di piccole dimensioni che vive nelle aree marine protette del Golfo del Messico. La popolazione è diminuita drasticamente negli ultimi anni a causa della pesca illegale della totoaba (un pesce tipico del golfo della California) che ne determina catture accidentali. Si tratta di un animale dal tasso di riproduzione molto basso che ne ha accentuato il decino. Secondo le stime oggi al mondo esisterebbero solo circa una decina di esemplari rimasti.