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Avvistamento record di 1000 balene: cosa dice sul futuro dei cetacei

Avvistamento record di 1000 balene: cosa dice sul futuro dei cetacei

Un avvistamento record di balene al largo delle coste antartiche nel 2022 diventa uno studio sul futuro della specie a rischio estinzione

Uno spettacolo come non se ne vedevano più da almeno 100 anni: una vasta distesa di oceano con soffi di balena a perdita d’occhio. La scoperta mozzafiato è avvenuta nel gennaio 2022 e ha coinvolto i passeggeri a bordo della nave da crociera polare Endurance del National Geographic: un avvistamento record di almeno 1000 balene. L’inusuale panorama è stato avvistato durante un viaggio al largo delle coste dell’Antartide nell’estremo meridione dell’Oceano Atlantico. Oggi uno studio dell’Università di Stanford analizza il raro evento tracciando un panorama sul passato e sul futuro delle balene.

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Foto: Finvhal @Pixabay

Oltre 1000 balene in un avvistamento da record

L’avvistamento da record delle oltre 1000 balene è avvenuto lo scorso gennaio 2022 mentre la nave da crociera navigava nei pressi di Coronation Island, una piccola isola al largo delle coste dell’Antartide. La stima di 1000 animali è considerata prudente e la distesa di balene potrebbe aver coinvolto molti più cetacei. Per la maggior parte si è trattato di balenottere comuni ma gli osservatori hanno potuto scorgere anche alcune megattere e balenottere azzurre. Secondo i ricercatori dell’Università di Stanford che hanno analizzato i video e filmati raccolti, potrebbe trattarsi del più grande raduno di balene mai documentato dall’inizio della caccia a livello industriale. Fino a quel momento infatti il record per un avvistamento di balenottere comuni mai registrato era arrivato a contare soli 300 animali.

Balenottere comuni animali a rischio

Secondo Matthew Savoca, ecologista marino dell’Università di Stanford e autore dello studio sull’evento pubblicato questo febbraio 2023 sulla rivista Ecology: l’avvistamento di oltre 1000 balene si tratta di un record al giorno d'oggi ma, potrebbe essere stata una vista comune non più di un centinaio di anni fa. Prima dell’inizio della caccia di massa, riporta il National Geographic, la popolazione delle balenottere comuni era di almeno un milione di esemplari. Secondo le stime il loro numero nell’ultimo secolo si è ridotto del 98%.

Ottimismo per le balene ma preoccupa la pesca del krill

Nel suo studio Savoca si dice ottimista sulle possibilità di tutela e recupero delle balenottere comuni la cui popolazione è lentamente in aumento. A preoccupare i ricercatori è tuttavia, non solo la caccia diretta alle balene, ma anche la pesca del krill. L’avvistamento del raduno da record di balene del 2022 è stato possibile perché le acque al largo di Coronation Island sono in genere ricche di krill, minuscoli crostacei che costituisco la base della dieta dei cetacei. Ma le balene non sono le uniche ghiotte di krill: i piccoli crostacei piacciono anche all’uomo. Nei video analizzati dai ricercatori è infatti possibile notare diversi pescherecci all’opera, in navigazione tra le centinaia di balene.

Nel loro studio i ricercatori mettono in guardia su come l’aumento della popolazione di balene rischia di causare maggiori scontri con l’industria della pesca del krill a meno che azioni di regolamentazione e tutela non vengano messe in pratica. Se in futuro raduni da migliaia di balene saranno la norma oppure l’eccezione potrebbe dipendere da questo.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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