Arriva l'acqua frizzante con CO2 catturata dall’ambiente

La prima acqua frizzante con CO2 catturata dall’ambiente arriverà dalla Svizzera. Il programma sperimentale è lanciato da Valser, una compagnia di proprietà di Coca Coca. L’azienda è entrata in accordi con la Climeworks, un'altra azienda svizzera che ha sviluppato una tecnologia in grado di «succhiare» anidride carbonica dall’atmosfera. Da tempo Climeworks è in cerca di partner che vogliano acquistare anidride carbonica per aiutarli a sostenere i costi.
Acqua frizzante con CO2 catturata
Il prodotto sarà disponibile inizialmente nei supermercati svizzeri a partire da quest’anno. La particolarità dell’acqua Valser è che l’anidride carbonica utilizzata per rendere l’acqua frizzante arriverà interamente dallo stabilimento di Climeworks. Lo stabilimento «succhia» CO2 è attivo dal 2017. Fino ad ora i gas catturati venivano destinati ad alcune serre locali che utilizzavano l’anidride carbonica per far crescere più rapidamente le piante. In alternativa la CO2 viene pompata sotto terra per essere immagazzinata in modo da eliminarla dall'atmosfera in un procedimento simile a quanto avviene in Islanda.
L’industria delle bevande gassate, acqua e bibite, è tuttavia una delle poche esistenti che utilizza anidride carbonica per i propri prodotti. Altre applicazioni diverse dallo stoccaggio sotterraneo sono possibili anche per la produzione di carburanti, plastiche, scarpe o addirittura cibo per pesci. L’industria delle bevande tuttavia utilizza già anidride carbonica in grande quantità e rappresenta quindi una opportunità reale di riutilizzo per la CO2 «catturata».
Se l’idea di catturare la CO2 dall’ambiente per poi liberarla nuovamente nell’atmosfera sotto forma di bevanda gassata vi sembra un controsenso, per Climeworks si tratta invece di: «Uno strumento in grado di assicurarci i fondi necessari per continuare a sviluppare la tecnologia di cattura della CO2 e abbassare i costi in futuro» ha spiegato Christop Gebald, co-fondatore di Climeworks. Catturare una singola tonnellata di CO2 da immagazzinare sotto terra costa oggi fino a 520 euro. La speranza è che trovando applicazioni per riutilizzare la CO2, tra cui anche nelle bibite gassate, contribuisca a migliorare la tecnologia rendendola finanziariamente sostenibile in futuro.
