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L'agricoltura biologica resiste meglio al cambiamento climatico

L'agricoltura biologica resiste meglio al cambiamento climatico

Sembra che l'agricoltura biologica riesca a resistere molto bene al cambiamento climatico: precipitazioni irregolari, freddo fuori stagione e altri anomalie climatiche possono essere una vera sfida.

I campi dedicati all’agricoltura biologica sembrano resistere meglio al cambiamento climatico rispetto a quelli convenzionali. Spesso si può pensare che l’utilizzo di prodotti chimici renda l’agricoltura moderna più resistente e forte, ma non è sempre così, soprattutto quando le problematiche sono di tipo climatico.

Dalla qualità del terreno alla biodiversità presente naturalmente nei campi, l’agricoltura biologica non solo potrebbe avere un impatto ambientale ridotto, ma potrebbe anche essere la soluzione per quei paesi che subiscono il cambiamento climatico.

L’agricoltura biologica e gli effetti del cambiamento climatico

Il cambiamento climatico mette in difficoltà ogni anno sempre più agricoltori, ma quelli che scelgono di seguire il metodo biologico si accorgono che le avversità meteorologiche sembrano avere meno effetti sui propri campi. Prendiamo per esempio l’irregolarità delle precipitazioni: è fondamentale, per un buon raccolto, avere un’umidità del terreno il più costante possibile.

L’agricoltura biologica spesso dimostra di rendere il terreno molto sano e particolarmente «spugnoso», potremmo dire, in grado di assorbire efficientemente l’acqua. Quando piove eccessivamente il terreno riesce ad assorbire l’acqua in eccesso, mentre quando piove troppo poco, rimane più umidità intrappolata nel suolo da sfruttare. Questo è uno dei tanti problemi che diverse regioni del mondo stanno vivendo per colpa del cambiamento climatico.

Un altro settore in cui le pratiche bio possono essere d’aiuto è l’allevamento al pascolo: molto spesso gli spazi dedicati agli animali hanno una varietà di piante molto limitata, e quando le conseguenze del cambiamento climatico si fanno sentire, interi pascoli erbosi possono soffrire, e di conseguenza gli animali. Sui terreni in cui si sfrutta l’agricoltura biologica invece la biodiversità è tale da poter assorbire variazioni anche repentine del clima.

Da una parte, quindi, le pratiche biologiche sembrerebbero avere un minor impatto ecologico sull’ambiente, dall’altra aiutano quegli agricoltori che si trovano a operare in regioni del mondo dove il cambiamento climatico può mettere in difficoltà le tecniche convenzionali.


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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