10 anni di record negativi per l’ambiente

Siamo stati testimoni di 10 anni di record negativi per l’ambiente, tra cui un innalzamento delle temperature che hanno reso il 2019 il secondo anno più caldo di sempre dopo il 2016. Le conseguenze più o meno dirette sono allarmanti e hanno reso vani gli sforzi della Cop 25 di Madrid. Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, aumento concentrazione di gas serra, innalzamento dei mari e aumento della temperatura e acidificazione delle acque sono solo alcune delle conseguenze del cambiamento climatico di questo fenomeno che, se non controllato a livello globale, presto giungerà a un punto di non ritorno.
Le conseguenze del cambiamento climatico
Il tema della sostenibilità è sulla bocca di tutti, ma a quanto pare non è sufficiente considerando i 10 anni di record negativi per l’ambiente. I Dati raccolti dalla WMO sono una testimonianza intellegibile delle conseguenze del cambiamento climatico che non hanno risparmiato nessuna zona del pianeta.
Innalzamento delle temperature
A partire dagli anni ’80, ogni decennio è stato più caldo del precedente e si è giunti ad un aumento delle temperature di 1,1 gradi rispetto al periodo preindustriale. A stupire sono soprattutto le temperature record raggiunte in Alaska.
Scioglimento dei ghiacciai
Tra le conseguenze del cambiamento climatico in questi ultimi 10 anni di record negativi, l’aumento delle temperature, inevitabilmente, porta a uno scioglimento dei ghiacci della calotta polare. Si è calcolato che tra settembre 2018 e agosto 2019 la Groenlandia ha perso 329 Giga tonnellate di ghiacciai.
Innalzamento del livello dei mari
Sebbene sia solo dal 1993 che vengono condotte queste misurazioni, è stato registrato il valore più alto di sempre del livello del mare medio proprio nel 2019, chiara e diretta conseguenza dello scioglimento dei ghiacciai.
Aumento di concentrazione di gas serra
I dati del 2018 (quelli del 2019 saranno disponibili il prossimo anno) evidenziano un aumento della concentrazione di gas serra, tra cui anidride carbonica (147%), metano (259%) e protossido di azoto (123%) rispetto ai livelli preindustriali. Una dei più pericolosi effetti di 10 anni di record negativi per l’ambiente.
Aumento della temperatura e acidificazione delle acque
Sebbene se ne parli poco, oceani e mari contribuiscono in modo significativo ad assorbire CO2, attenuando in qualche modo gli effetti del cambiamento climatico. La conseguenza però è una progressiva acidificazione delle acque (diminuzione del pH ad un tasso si o,017-0,027 per decennio). Contemporaneamente si registra un aumento della temperatura dello strato più superficiale (700 m) e superiore (2000 m) ha continuato ad alzarsi segnando ogni anno un nuovo record.
Il risultato della combinazione di tutti gli effetti del cambiamento climatico sono eventi catastrofici su scala globale. Intere zone sono state colpite da siccità, altre da inondazioni e cicloni. Gli incendi hanno devastato l’Alaska, l’Australia e l’Amazzonia, segnando un punto di non ritorno. A farne le spese non solo l’ambiente ma anche la popolazione, forzata a spostamenti interni al paese per fronteggiare il risultato di 10 anni di record negativi per l’ambiente.
