Il Position Paper di ASviS insiste sulla necessità di preservare i servizi ecosistemici e sui mezzi con cui valorizzarli in campo economico.
La natura apporta una serie di contributi al benessere umano e questi possono essere catalogati sotto la dicitura “servizi ecosistemici”. Nel Position Paper, intitolato “Il ruolo, la valorizzazione e il pagamento dei servizi ecosistemici”, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha insistito proprio sull’importanza di tali funzioni. Il gruppo di lavoro si è concentrato sulla necessità di mantenere un equilibrio dinamico tra benessere umano e naturale e sulla ricerca di strategie idonee per farlo.
Cosa si intende per servizi ecosistemici?
Nel nuovo paper ASviS ha chiarito cosa siano effettivamente i servizi ecosistemici e perché debbano essere considerati tanto importanti. Questi vengono definiti come i contributi che gli ecosistemi apportano al benessere umano e non devono essere confusi né con i puri fenomeni ecologici, funzioni, né con i guadagni successivamente ottenuti, benefici.
Nell’ambito dei servizi ecosistemici rientrano quelli di supporto alla vita, che includono, per esempio, le capacità degli ambienti di assorbire e regolare i gas atmosferici o di impedire il dissesto idro-geologico. Importanti sono, però, anche i servizi connessi all’approvvigionamento di cibo, acqua e materie prime, nonché quelli legati al valore culturale della natura.
ASviS e proposte per la valorizzazione dei servizi ecosistemici
La proposta di ASviS per la tutela e la valorizzazione dei servizi ecosistemici va inserita nell’ambito dell’obiettivo 11 dell’Agenda 2030: “Città e comunità sostenibili”. Tra gli strumenti che ASviS individua per garantire la tutela del capitale naturale e delle “prestazioni” che esso offre, spicca l’applicazione di modelli di perequazione territoriale. Si tratta di una tecnica urbanistica volta ad attribuire un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione di uno o più ambiti del Territorio.
Essa permette di promuovere un utilizzo più efficiente del suolo e di limitare dispersione urbana, sfruttamento eccessivo e disparità. Un ruolo di primaria importanza è riconosciuto anche ai pagamenti dei servizi ecosistemici, sistemi che obbligano chi beneficia di un determinato SE a pagare per preservare e migliorare il capitale naturale a cui questo è connesso.
Servizi ecosistemici: esempi virtuosi
Nel paper ASviS ha sottolineato che gli esempi virtuosi di valorizzazione dei servizi ecosistemici non mancano. In Lombardia e in Emilia Romagna dei modelli di perequazione territoriale sono già stati applicati e hanno portato a risultati apprezzabili. Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, poi, è attiva la vendita dei “crediti di sostenibilità”. Si tratta di titoli acquistati dalle imprese su base volontaria al fine di finanziare la gestione del territorio e di neutralizzare gli impatti ambientali che ancora non riescono a ridurre.
Gli introiti vengono divisi tra il Parco stesso e i proprietari forestali virtuosi. Il paper si concentra anche sull’importanza della gestione delle acque. Tramite il pagamento delle tariffe idriche la città di New York è riuscita, per esempio, a ridurre le fonti di inquinamento, mentre il Consorzio pedemontano Brenta in Veneto ha puntato su sistemi basati sulla natura per la ricarica artificiale delle acque sotterranee.
Con il nuovo paper ASviS promuove una visione dei servizi ecosistemici che potrebbe fare da base perché l’umanità imbocchi davvero una nuova strada nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Il lavoro sottolinea che, per quanto la nostra specie sia rimasta sulla Terra per un periodo estremamente limitato, questa ha comunque alterato gli equilibri del pianeta in modo radicale. La priorità è ora capire che il paradigma è quello della “One Health”, una sola salute, secondo cui l’uomo può vivere bene solo in armonia con l’ambiente, che deve essere mantenuto sano.