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Port Tongs: aprire una bottiglia di vino con una pinza rovente

Port Tongs: aprire una bottiglia di vino con una pinza rovente

La Port Tongs è una particolare pinza rovente con cui aprire bottiglie di vino antiche e pregiate. Conosciuto anche come metodo portoghese, si può ancora osservare in certi ristoranti di alto livello.

La Port Tongs è una pinza rovente con cui aprire bottiglie di vino particolari. Se vi sembra qualcosa di assurdo vi diciamo subito che non solo è possibile, ma anche che in certe circostanze può essere addirittura una soluzione ottimale. Oggi questa pratica, conosciuta anche come metodo portoghese, si può ancora vedere in alcuni ristoranti di grande livello, grazie all’uso di queste particolari tenaglie.

Come si usa la Port Tongs

Cominciamo con spiegare esattamente in cosa consiste il metodo portoghese: si prende una sorta di tenaglia - conosciuta come Port tongs - con le estremità modellate per stringersi «abbracciando» il collo della bottiglia. Le stesse estremità vengono arroventate, fino a raggiungere il tipico rosso incandescente. La tenaglia a questo punto viene stretta attorno alla bottiglia, fino ad aver dissipato buona parte del suo calore.

A questo punto l’ultimo tocco, una spennellata di acqua fredda dove prima c’era il ferro rovente, e il gioco è fatto. Basterà una leggera pressione con la mano, in una qualsiasi direzione perpendicolare alla bottiglia, per rompere in maniera pulita e precisa il vetro. A seconda del sommelier e del vino si può procedere direttamente a servirlo nei calici, oppure si passa prima in un colino estremamente fine per essere perfettamente sicuri che nessuna scheggia di vetro, per quanto piccola, possa finire nel bicchiere. In parole povere, a causare la rottura è lo shock termico, causato dal Port Tongs roventi, a cui viene sottoposto il vetro in un’area molto ristretta, motivo per cui il taglio risulta pulito.

Perché usare il metodo portoghese?

Appurato come si fa ad aprire una bottiglia in questo modo, rimane solo da capire il perché. Storicamente si pensa che questo sistema sia stato adottato inizialmente in Portogallo, motivo per cui prende il nome di metodo portoghese, e servisse per aprire bottiglie molto antiche. Con il tempo infatti alcuni tappi di sughero possono danneggiarsi e perdere di solidità: l’utilizzo di un tradizionale apribottiglie potrebbe romperli, facendone finire dei pezzi all’interno del vino, rovinandone irrimediabilmente il sapore. Per questo si utilizza il Port Tongs.

Se siete preoccupati che, al posto del sughero, possa finire del vetro nel vostro bicchiere potete stare tranquilli: a parte l’accorgimento di filtrare la bevanda prima del servizio, il particolare vetro è di una durezza tale che difficilmente libererà schegge in grado di ferire un commensale.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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