Poesie famose per la Festa della mamma: i versi più belli

Nel corso dei secoli, scrittori e poeti importanti, hanno dedicato molti versi alla figura materna. Le poesie per la festa della mamma sono un modo meraviglioso per esprimerle amore e gratitudine. Inoltre, sono un'occasione per riflettere sulle qualità e sulle virtù che le madri incarnano: l'amore incondizionato, la dedizione, la pazienza, la gentilezza, la forza e la saggezza. Troppe volte infatti che ne dimentichiamo, presi dalla vita di tutti i giorni e dall’”abitudine” della sua presenza. Per questo vale davvero la pena, almeno una volta all’anno, fermarsi a riflettere sulla sua importanza.

La natura nelle poesie della festa della mamma

Spesso le poesie utilizzano la natura come metafora per la madre, rappresentando la sua bellezza, la sua forza e la sua generosità. Indipendentemente dallo stile, le poesie per la festa della mamma sono spesso cariche di emozioni e sentimenti profondi. Esse possono essere scelte come regalo per la propria madre, oppure condivise con altre madri per celebrarne l'importanza e il ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Tra le poesie più famose per la festa della mamma scritti, ce ne sono alcune che la associano alla natura davvero splendide.

"Mamma Natura" di Alda Merini

Mamma Natura è la madre dei fiori
dei campi, delle colline
dei prati, dei ruscelli
dei mari e dei monti.

Mamma Natura è la madre degli uomini
dei bambini, dei giovani
delle donne, degli anziani
dei malati e dei sani.

Mamma Natura è la madre di tutti
dei ricchi, dei poveri
dei buoni, dei cattivi
dei saggi e dei folli.

"La natura e la mamma" di Gianni Rodari

Nella natura ci sono mille cose
che ti ricordano la mamma:
l'acqua che scorre nella fontana,
il vento che agita le foglie degli alberi,
il sole che riscalda la terra,
la pioggia che bagna i campi.

Tutte queste cose sono come la mamma
che ti accarezza e ti protegge,
che ti vuole bene e ti sorride,
che ti ascolta e ti capisce.

“Per la mamma” di William Shakespeare

Tu sei di tua madre lo specchio,
ed ella in te rivive
il dolce aprile del fior
dei suoi anni…

“Le Mani della Madre” di Rainer Maria Rilke

Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.