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Nuove confezioni biodegradabili grazie alla banana

Nuove confezioni biodegradabili grazie alla banana

Grazie agli scarti della produzione di banane potranno arrivare nuove confezioni biodegradabili per alimenti in grado di sostituire la plastica.

Nuove confezioni biodegradabili per alimenti potrebbero arrivare presto grazie alle banane. Due ricercatori della University of South Wales in Australia hanno infatti individuato un modo per recuperare gli scarti delle piantagioni e creare un materiale non solo biodegradabile ma anche completamente riciclabile.

Dalla banana alle confezioni biodegradabili

La produzione della banana, dalla piantagione alla tavola, è soggetta ad enormi sprechi. Secondo le stime, solo il 12% della pianta (il frutto appunto) è utilizzato mentre il resto è generalmente gettato come scarto dopo la raccolta. Il motivo per cui la produzione di banane è soggetta a così ampi sprechi rispetto ad altri frutti è che l’intera pianta muore dopo la raccolta. Quella delle confezioni biodegradabili non è stata la prima scelta per i ricercatori su come riutilizzare gli scarti della produzione di banane ma potrebbe essere quella dall’impatto più interessante.

A interessare maggiormente i ricercatori è stato lo pseudofusto, ovvero il «tronco» del banano che viene tagliato dopo il raccolto. Lo pseudofusto infatti è una fonte di cellulosa, una componente fondamentale per le pareti cellulari delle piante e che può essere riutilizzata in prodotti tessili, cartacei, medici e, anche, confezioni alimentari.

Biodegradabili e riciclabili, le confezione grazie ai banani

Lo pseudostemma del banano viene quindi recuperato, sminuzzato, seccato in forno e sminuzzato in polvere. Questa polvere viene quindi trattata con un leggero processo chimico che isola quella che i ricercatori chiamano «nano cellulosa». Una delle applicazioni possibili è appunto quella di produrre confezioni biodegradabili per alimenti in grado di sostituire in qualità le confezioni plastiche monouso.

A seconda dello spessore il materiale ottenuto dal banano può diventare di tutto, dalla borsa per la spesa al vassoio delle confezioni di frutta o carne. Ne risultano quindi confezioni biodegradabili, non tossiche, che possono decomporsi nel giro di un anno. Il materiale è anche riciclabile, vale a dire che non è necessario gettarlo dopo l'uso o permettere che si decomponga. I ricercatori sono riusciti a riciclarlo almeno fino a tre volte senza cambi di proprietà. Il team ora è alla ricerca di partner commerciali in grado di portare la tecnologia fuori dal laboratorio.


REDAZIONE
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