Natura a difesa delle coste, l’arma migliore contro l’innalzamento dell’acqua
I cambiamenti climatici sono forieri di tutta una serie di problematiche legate alle zone costiere come l'innalzamento del livello dei mari ma anche eventi metereologici estremi. Uno studio condotto dall'Università di Tokyo suggerisce l'idea di sfruttare la natura per la difesa delle coste. Ecco come questo dovrebbe avvenire.
Difesa delle coste: un aiuto dalla natura
La gestione dei rischi costieri è al centro di tutta una serie di studi volti a trovare una soluzione non solo all'innalzamento del livello dei mari ma anche all'impatto di eventi meteo estremi. Un team di esperti dell'Università di Kyoto ha messo in luce come la natura sia di grande aiuto nella difesa delle coste e rappresenti una valida alternativa, in particolare nelle zone a basso rischio, a misure dure come dighe e mura di cemento.
La ricerca è partita suddividendo le difese costiere in quattro categorie:
- Ambienti naturali;
- Misure morbide che mirano a potenziare gli elementi naturali già presenti;
- Misure dure come le già citate dighe e mura di cemento;
- Soluzioni ibride che combinano cioè elementi naturali a piani di difesa più invasivi.
Le cosiddette soluzioni dure, sebbene più definitive almeno all'apparenza, nascondono tutta una serie di problematiche ed effetti collaterali che alla lunga potrebbero risultare difficili da gestire. È il caso dell'impatto ambientale e della sostenibilità di tali costruzioni a cui si sommano i costi di costruzione e manutenzione, spesso proibitivi.
L'integrazione di soluzioni basate sulla natura per la difesa delle coste a sistemi più tradizionali rappresenta quindi un'idea più sostenibile che può essere messa in atto in tutte quelle zone non ad alto rischio. Tra le soluzioni naturali prese in esame ci sono:
- Mangrovie che riducono non solo l'energia ma anche l'altezza delle onde addirittura meglio delle dighe, fermano i detriti e fungono da consolidamento della costa;
- Barriere coralline e di ostriche sono dei frangiflutti naturali che dissipano la potenza delle onde anche del 97%;
- Saline oltre a essere un habitat favorevole per la fauna selvatica, assorbono l'energia delle onde e trattengono i sedimenti;
- Letti di alghe consolidano il fondale marino, assorbono il carbonio e favoriscono la biodiversità;
- Dune di sabbia per proteggere dalle mareggiate e dalle onde più alte; un'eventuale vegetazione presente sulle dune contribuisce al consolidamento delle stesse.
Quali sono i vantaggi della natura a difesa delle coste?
Per proteggere l'ambiente dall'erosione costiera, dalle inondazioni a dai danni causati dalle tempeste, le barriere naturali si rivelano delle preziose alleate. Ma i vantaggi non finiscono certo qui: mitigano l'impatto dei cambiamenti climatici, immagazzinano carbonio, promuovono la biodiversità e riavvicinano la comunità all'ambiente.
Il team di esperti spiega come siano necessari ulteriori ricerche ed esperimenti in situazioni ad alto rischio per stabilire l'efficacia di tali metodi che comunque non si rivelano adatti a tutte le tipologie di coste. L'obiettivo degli scienziati è trovare soluzioni naturali che non portino a un'alterazione del paesaggio marino e a tutta una serie di effetti ambientali negativi legati alle misure più drastiche per la salvaguardia delle coste.
