Secondo una recente ricerca il pasto perfetto per gli astronauti in missione nello spazio è vegetariano, composto da verdure fresche.
Ad oggi gli astronauti delle future missioni nello spazio, magari in viaggio verso Marte, non solo dovrebbero affrontare un lungo e pericoloso viaggio pieno di incognite, ma dovrebbero farlo con lo stomaco pieno di alimenti spesso insipidi e preconfezionati. In un futuro non troppo lontano la situazione potrebbe cambiare: secondo un team di ricercatori infatti una gustosa insalata vegetariana con ingredienti freschi è il pasto perfetto per gli astronauti in missione, con tutti gli alimenti coltivabili direttamente a bordo della navicella spaziale.
Cibo spaziale: come nasce il pasto ideale per gli astronauti in missione
Come le numerose missioni spaziali eseguite fino ad ora hanno dimostrato, a parità di attività fisica gli astronauti nello spazio bruciano più calorie rispetto alle persone sulla Terra e richiedono micronutrienti aggiuntivi per rimanere in salute durante i periodi di permanenza prolungata in condizioni di microgravità. Allo stesso tempo ad oggi tutto il cibo degli astronauti deve essere spedito dalla Terra con conseguenti considerazioni e vincoli di peso.
Le missioni a lungo termine del futuro richiederanno necessariamente la coltivazione di cibo all'interno dell'astronave o delle colonie spaziali. Per questo motivo, per determinare il pasto ideale per gli astronauti, i ricercatori hanno considerato futuri metodi di coltivazione di cibo nello spazio e tutti quei nutrienti necessari agli astronauti. In più, tra gli obiettivi dei ricercatori, anche che il pasto degli astronauti avesse un buon sapore.
Cosa mangeranno gli astronauti in missione per Marte?
Come spiegato nella ricerca pubblicata sulla rivista ACS Food Science & Technology, per determinare il pasto ideale per gli astronauti in missione per Marte, i ricercatori hanno valutato combinazioni di ingredienti freschi, cercando di bilanciare le esigenze nutrizionali giornaliere di un astronauta maschio e, allo stesso tempo, ridurre al minimo le risorse come acqua e fertilizzante necessarie per far crescere gli alimenti direttamente nello spazio. Per ridurre gli sprechi al minimo, le parti non commestibili della pianta dovevano essere riciclabili.
Con tutti questi obiettivi in mente, i ricercatori hanno individuato che un pasto vegetariano a base di soia, semi di papavero, orzo, cavolo riccio, arachidi, patate dolci e semi di girasole fornisce il miglior equilibrio tra massimi nutrienti necessari agli astronauti e minima richiesta di risorse necessarie a far crescere le verdure. Tuttavia, la combinazione di alimenti non è in grado di fornire agli astronauti tutti i micronutrienti necessari, richiedendo per missioni a lungo termine, l’aggiunta di integratori alimentari.
Quanto è buono un pasto degli astronauti?
Attualmente, la qualità dei pasti degli astronauti è limitata dalle necessità di trasporto, conservazione e dalla varietà ristretta di ingredienti capaci di adattarsi alle condizioni estreme della vita nello spazio. Gli sforzi recenti delle agenzie spaziali stanno puntando a migliorare la qualità dell’alimentazione nello spazio anche per quanto attiene al sapore, consapevoli che un buon pasto può fare la differenza a livello psicologico.
Per assicurarsi che il loro «pasto perfetto» fosse anche gustoso, il team di ricercatori ha fisicamente preparato il pasto spaziale vegano come insalatona per un test del gusto riscuotendo notevole successo tanto che, come riportato da una nota dell’American Chemical Society tra gli assaggiatori c’è anche chi «non disdegnerebbe di mangiarlo per tutta la settimana». Insalatona vegetariana per astronauti, quindi, promossa.