I ghiacciai dell’Himalaya si sciolgono troppo velocemente e le conseguenze rischiano di essere devastanti per ecosistemi e umanità.
Il cambiamento climatico sta portando i ghiacciai di tutto il mondo a sciogliersi e, purtroppo, l’Himalaya non fa eccezione. Secondo un recente report, anzi, le montagne asiatiche vivono una situazione di emergenza e potrebbero rimanere prive dei propri giganti di ghiaccio in tempi fin troppo brevi. Intervenire è ora d’obbligo perché a rischio c’è la sopravvivenza di 2 miliardi di persone.
I ghiacciai dell’Himalaya verso lo scioglimento
A mostrare che i ghiacciai dell’Himalaya sono in concreto pericolo ci ha pensato l’ultimo report del Centro internazionale per lo Sviluppo Integrato delle Montagne, agenzia intergovernativa con sede in Nepal. Il rapporto ha mostrato che nel periodo 2010-2020 il ghiaccio si è sciolto a una velocità del 65% maggiore rispetto a quanto era accaduto nella decade precedente. Ora a preoccupare sono le prospettive future.
Una precedente indagine aveva stabilito nel 2019 che, con un aumento delle temperature globali di 1.5 °C, l’Himalaya avrebbe perso 1/3 dei propri ghiacciai. Oggi un tale scenario è associato a perdite comprese tra il 30 e il 50 % entro il 2100. Un surriscaldamento di 3 °C metterebbe a rischio il 75 % dei ghiacciai nella parte orientale della catena montuosa e, con 1 °C in più, il pericolo coinvolgerebbe l’80% dei giganti freddi.
Conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya
Lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya non potrà che avere ripercussioni significative. L’Hindu Kush Himalaya si estende per circa 4.000 km2 e i ghiacciai sono fondamentali per la sopravvivenza di diverse comunità. Nevi e acque a essi connessi alimentano, infatti, ben 12 fiumi, attraverso 16 Paesi, su cui basano il proprio sostentamento ben 2 miliardi di persone.
Nel breve periodo si prevede che la disponibilità di acqua aumenti considerevolmente, fino a raggiungere il picco a metà secolo. Ciò non farà che alimentare e rendere più violente le inondazioni. 200 laghi glaciali della zona sono ritenuti pericolosi e potrebbero diventare il centro di tali fenomeni estremi. Negli anni e decenni successivi, però, la risorsa inizierà a scarseggiare e a rischio ci saranno tanto la sicurezza alimentare, quanto le infrastrutture.
Intervenire per lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya
Gli esperti avvertono che la situazione dei ghiacciai dell’Himalaya sta ormai giungendo al punto di non ritorno. La speranza è ora che i governi investano sia nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, sia nelle strategie di adattamento, su cui non è più possibile soprassedere.
I progressi fatti fino a oggi vengono, però, ritenuti insufficienti e le conseguenze del riscaldamento globale sono già avvertite in modo drammatico dalla popolazione. Negli ultimi anni la neve cade sempre più fuori stagione e finisce per ricoprire pascoli e campi. Tra India e Nepal non sono mancate nemmeno le morie di yak. A inizio 2023, la città sacra di Joshimat ha persino iniziato a sprofondare a causa dell’erosione.
Il report sullo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya risulta allarmante. La preoccupazione degli esperti è anche per la natura. Questi territori sono, infatti, un’incredibile culla di biodiversità e i mutamenti potrebbero portare al declino o all’estinzione di diverse specie, oltre che a perdite economiche e umane significative. Izabella Koziell, vicepresidente di ICIMOD, ha avvertito che i leader del mondo sono chiamati a intervenire ora per evitare una catastrofe annunciata.